Entro il 18 ottobre progetti per riconvertire la pesca

Verificare, nelle regioni costiere del Mediterraneo, la fattibilità di riconvertire professionalmente i pescatori utilizzando navi da pesca per attività diverse dalla pesca; individuare e sviluppare soluzioni tecniche per la pulizia del mare, come ad esempio risolvere il problema della raccolta di piccoli detriti di plastica e piccoli frammenti. Questi i primi due obiettivi dell’Azione preparatoria intitolata “Guardiani del mare” e gestita dalla Direzione Generale Affari marittimi e Pesca della Commissione europea. L’invito a presentare progetti – dotato di un budget di 1.200.000 euro – indica altri tre obiettivi a cui punta l’azione: identificare le condizioni economiche e i costi operativi delle navi che operano come piattaforma per una serie di attività ambientali e marittime diverse dalla pesca e individuare le modalità per il finanziamento di tali attività; definire il fabbisogno formativo dei pescatori, nonché, eventualmente, degli armatori, e individuare i modi per coprire queste esigenze e finanziarli; favorire la riduzione della capacità di pesca in linea con gli obiettivi della riforma della Pcp, fornendo incentivi sia per gli armatori che per i pescatori a lasciare il settore e optare per una riconversione professionale. I progetti possono essere presentati da amministrazioni nazionali, enti locali, ong, persone giuridiche e centri di ricerca di Cipro, Grecia, Malta, Italia, Croazia, Slovenia, Francia, Spagna.Le attività dovranno essere sviluppate nei seguenti settori: 1) lavoro d’ufficio : analizzare la fattibilità tecnica ed economica dei progetti in cui i pescatori usano la loro esperienza e competenza in ambito marittimo per intraprendere attività legate al mare ma diverse dalla pesca; definire e analizzare il costo di avvio e il costo operativo di una nave e del suo equipaggio per lo svolgimento delle attività di cui sopra, e individuare le potenziali fonti di finanziamento; individuare le esigenze formative dei pescatori e degli armatori per svolgere tali attività e ottenere risultati utili. 2) Attività operative in mare: verificare la possibilità di utilizzare una nave da pesca come piattaforma per una serie di attività ambientali e marittime al di fuori della pesca, quali, ad esempio: la pesca di rifiuti marini, l’osservazione del mare e dell’ecosistema, la raccolta di attrezzatura da pesca smarrita, il tempo libero e i servizi turistici, la raccolta di dati legati al mare, il monitoraggio delle aree marine protette, il monitoraggio degli indicatori ambientali. 3) Prove fisiche e sperimentazione: individuare e sviluppare soluzioni tecniche per la pulizia del mare. 4) Presentazione e divulgazione: conferenze, seminari e azioni di sensibilizzazione e divulgazione. Il cofinanziamento comunitario è pari ad un massimo di 80% dei costi totali ammissibili del progetto e va da un minimo di 100.000,00 Euro a un massimo di 400.000,00 Euro per ciascun progetto. La scadenza per la presentazione dei progetti è il 18 ottobre 2013. Tutta la documentazione utile per la presentazione di un progetto è disponibile nel sito ufficiale della Commissione europea:

 

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