“Le innumerevoli rivisitazioni che la tassazione degli immobili ha subito nel corso degli anni hanno progressivamente penalizzato i cittadini italiani residenti all’estero”. Comincia così la riflessione dell’on. Alessio Tacconi (Pd) eletto nella Circoscrizione Estero – Ripartizione Europa. “Gli Italiani residenti all’estero – continua il deputato – sia individualmente, sia attraverso mozioni e petizioni al Governo e al Parlamento dei loro organismi di rappresentanza, i Comites e il CGIE, auspicano il superamento dell’attuale normativa riferita agli Italiani iscritti all’AIRE, chiedendo l’equiparazione della loro casa posseduta in Italia ad abitazione principale”.
“E’ una richiesta che ritengo legittima soprattutto in considerazione di quanto il fenomeno emigratorio ha rappresentato in passato per il risanamento del Paese e di quanto può fare oggi per il suo rilancio attraverso la promozione all’estero della nostra lingua, della nostra cultura, dei nostri valori e dei nostri prodotti: la loro presenza attiva nelle società di accoglienza è un’importante risorsa sulla quale fare leva per lo sviluppo del Paese. Riconoscere questo contributo mi pare costituisca un segno di riconoscenza nei loro confronti e un pegno tangibile della vicinanza del Paese”. “La pesante tassazione patrimoniale attualmente prevista, unita ad altri tributi e alle spese di gestione (acqua, luce, gas, manutenzione, canone TV, ecc.) fa sì che la casa costruita con l’intenzione di passarvi le ferie annuali e, forse, la vecchiaia sta diventando per loro una zavorra di cui liberarsi al più presto se solo ce ne fosse la possibilità. Ma anche disfarsi del fardello rimane spesso un obiettivo arduo, se non impossibile, in presenza di un mercato asfittico dove l’offerta supera di gran lunga la domanda”. “Ho perciò ritenuto opportuno presentare una proposta di legge con la quale si intende estendere a tutti gli iscritti all’AIRE i benefici già riconosciuti ai “cittadini italiani residenti all’estero già pensionati nei rispettivi paesi di residenza”, vale a dire l’esenzione dal pagamento dell’IMU e della TASI, e la riduzione di due terzi della TARI. Sottoporrò tale proposta, già sottoscritta dagli altri deputati PD eletti all’estero, a tutti i colleghi deputati per raggiungere il più alto consenso all’iniziativa”. “L’onere per le casse dello Stato è certamente di non poco conto nella particolare congiuntura economica e sociale che il Paese attraversa, ma ritengo – conclude l’On. Tacconi – che esso sia più che sostenibile soprattutto se si considerano poi i vantaggi anche economici che derivano dall’applicazione di un regime che favorisce il possesso di immobili da parte del cittadino residente all’estero e i relativi investimenti per la manutenzione, le ristrutturazioni e gli acquisti oltre che dal turismo di ritorno”. In allegato la Proposta di legge Esenzione IMU e TASI per gli iscritti all’AIRE
E’ lo stesso On. Tacconi che ha approvato con il suo voto (e quello degli altri deputati del PD) la legge 80 del 23 maggio 2014 (Legge EXPO) con il quale il paladino Renzi ha TOLTO la equiparazione alla prima casa per i residenti iscritti all’AIRE? Se è così sta facendo una proposta di legge contro sè stesso, bella coerenza.