Secondo l’ultimo rapporto dell’Ufi, l’associazione mondiale dell’industria espositiva, lo spazio effettivamente occupato nel nostro Paese in termini fieristici sarebbe in calo, negli ultimi 5 anni, del 19%, una scivolata record; solo la Spagna ha fatto peggio crollando del 47%, mentre la corazzata cinese corre al ritmo di crescite del 64% e la Turchia del 25%. Negli ultimi 5 anni l’Asia ha visto crescere a doppia cifra, intorno al 40%, i suoi quartieri fieristici. In tutto si tratta di 184 fiere internazionali che oggi superano, per superficie, il 20% del mercato globale di settore. In vetta alla classifica resta l’Europa, con il 48%, ma la quota è in continua erosione, così come quella del Nord America in discesa dal 26 al 24%. La Cina è ormai al secondo posto al mondo, dietro gli Usa, e davanti a Germania e Italia, nella classifica dei paesi con maggiori spazi dedicati al sistema fieristico. Per numero di eventi la Russia è in cima al podio con 372 manifestazioni internazionali, (non a caso il nuovo presidente dell’Ufi è il russo Sergey Alexeev) seguita da Francia (308), Cina (307), Germania (200), Turchia (107) e Italia (100). Tuttavia, secondo il Barometro dell’Ufi, la ripresa è a portata di mano in tutta Europa, almeno lo è per il 65% delle fiere associate del vecchio continente, che dichiarano un aumento del giro d’affari. (fonte: la Repubblica)