L’Unione europea non spende abbastanza fondi di sviluppo regionale (Fesr) per la tutela del patrimonio naturale e quando lo fa non è efficace. Secondo i dati raccolti a fine 2012, solo lo 0,8% dei Fesr per il periodo 2007-2013 in media è stato speso nei 28 Stati membri a tutela della biodiversità, con l’Italia a quota 0,15% e percentuali ferme allo zero nel caso di Paesi come Gran Bretagna o Svezia, contro il
record del 2,38% in Spagna. “Il Fondo europeo di sviluppo regionale può essere usato dagli Stati membri per finanziare progetti per promuvere la biodiversità e la tutela della natura, ma il suo impiego per questi scopi è stato limitato” spiega Phil Wynn Owen, responsabile del rapporto.