L’Italia è tra i Paesi Ocse con il più basso consumo di alcool: 6,1 litri pro capite all’anno, il settimo meno elevato tra i membri dell’organizzazione, ben lontano dai livelli di Paesi come Francia (12), Germania (11), Australia (10,1) e Spagna (9,8). Lo rivela uno studio Ocse sull’alcool e il suo impatto sulla società. In Italia si è registrato il calo più notevole della quantità media di alcool pro capite consumato tra l’inizio degli anni Novanta e oggi, con una contrazione di oltre il 40%. Nella maggior parte dei casi, circa i due terzi, l’alcool consumato è vino (4 litri pro capite all’anno), seguito, a larga distanza, da birra (1,4 litri) e superalcolici (0,7 litri). Una situazione che l’Ocse valuta come “di minimo rischio” per la salute pubblica a livello generale. Non mancano, però, elementi preoccupanti, soprattutto per le fasce più giovani della popolazione, tra cui aumentano fenomeni di consumo eccessivo e ‘binge drinking’.