G6 Barcellona: Mare Nostrum operazione europea

Mare Nostrum deve diventare un’operazione europea. Nel senso che «è stata concepita come operazione a tempo, non può durare all’infinito». L’Italia ha dato e darà il proprio contributo ma è l’Europa che «deve diventare protagonista nel Mediterraneo, perché il Mediterraneo è di tutti». È questa la posizione italiana sul fronte immigrazione spiegata dal ministro dell’Interno Angelino Alfano nell’ambito dei lavori della riunione dei ministri dell’interno dei Paesi del G6 che si è svolta a  Barcellona. Per questo «noi chiediamo che Frontex prenda posizione e sia Frontex, cioè l’agenzia che deve presidiare le frontiere, a stare lì nel Mediterraneo» ha aggiunto. È fondamentale, in quest’ottica, che l’Europa abbia una strategia chiara sulla regolazione dei flussi migratori, perché «il Mediterraneo non è solo dei paesi che si affacciano sul mare». «Con il collega Fernandez Diaz – ha aggiunto Alfano riferendosi al suo omologo spagnolo – abbiamo lavorato bene e sappiamo che c’è un’area del Mediterraneo che vede l’Italia e la Spagna assolutamente uniti sugli obiettivi e anche sull’immigrazione. E questo Mediterraneo che ci unisce è un Mediterraneo che è europeo». Al centro dei lavori, presso il Palacete Albeniz della città catalana, sono state la questione migratoria con un bilancio della Task Force Mediterranea, i temi del terrorismo e il fenomeno dei foreign fighters, il contrasto alla criminalità organizzata e al narcotraffico.

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