“In Italia generiamo ricchezza, ma sprechiamo in burocrazia e disservizi. E così abbiamo fatto in modo che il nostro orizzonte diventasse il mondo”. A parlare è Antonio Foresti, ad di Jcoplastic, gruppo salernitano che produce materiali plastici ad alto tasso di innovazione. Ha sedi in Spagna (presso Zaragoza, la Jcoplastic Iberica 2000), Francia, Austria, Grecia e Turchia, più una partecipazione in Argentina. Hanno inventato il cassonetto “intelligente” che si accorge di eventuali errori nella raccolta differenziata da parte dell’utenza, sono leader nazionali nella produzione di cassette per uso agricolo e pallet industriale, il 60% dei 100 milioni del loro fatturato annuo è prodotto all’estero. La testa del gruppo continua a essere Battipaglia: qui la Jcoplastic nacque nel 1963 per rifornire di cassette i coltivatori di pomodoro. Negli anni Ottanta la prima conversione nel settore ambiente. La famiglia Foresti entra in azienda al 50% nel ’99, per poi coprire l’intero pacchetto azionario tre anni più tardi. “Dal quel preciso momento – continua l’imprenditore salernitano – abbiamo deciso di spingere con forza sull’estero”. Oggi il gruppo Jcoplastic riunisce quattro aziende, per un totale di 380 dipendenti a livello mondiale (180 in Italia). “Produciamo oggetti molto voluminosi, – spiega Foresti – se volessimo esportarli seguendo i canali tradizionali ci ritroveremmo a far viaggiare ingenti quantitativi d’aria. Sarebbe assolutamente poco conveniente”. Così si è scelto di fare di necessità virtù: “Se un mercato estero ci interessa – prosegue l’industriale – noleggiamo a imprese di settore le nostre attrezzature. Se il business funziona, apriamo un sito produttivo in loco tenendoli come partner”. (fonte: Il Sole 24 Ore)