Cosa succede al Comites di Barcellona? Mentre a Madrid i dodici consiglieri eletti si sono riuniti lo scorso 27 aprile, nominando presidente e direttivo (leggi articolo), nell’altra sede spagnola del Comitato degli italiani all’estero gli accordi sono così difficili, che a tutt’oggi le cariche risultano vacanti. Certo, a Barcellona la situazione è risultata complicata subito dopo il voto del 17 aprile: sei consiglieri eletti appartengono alla lista “Azzurra” che ha conseguito 430 voti; sei alla lista “Italia” che ha ottenuto 408 voti. Possibili presidenti? Alessandro Zehentner (Lista Azzurra, 255 preferenze personali) o Marco Bandettini di Poggio (Lista Italia, 174) ma nessuna intesa raggiunta. Al momento, tutto è fermo, bloccato: senza squadra il Comites non può essere operativo. Tra malumori, sospetti, accuse di congiure disfattiste, abbiamo chiesto al Console
generale d’Italia a Barcellona, Stefano Nicoletti, di fare chiarezza. “Per quanto concerne la situazione del neo-eletto Comites –ha commentato- nella prima riunione del 5 maggio i consiglieri che lo compongono non sono riusciti ad eleggere il presidente, e conseguentemente le altre cariche, in quanto nessun nominativo ha raggiunto la prevista maggioranza assoluta dei suoi componenti”. “Il Comites – ha proseguito Nicoletti – nonostante due successive convocazioni non è riuscito a riunirsi in seduta valida visto che, in entrambe le occasioni, è mancato il numero legale. Conseguentemente è tuttora privo di presidente e delle altre cariche. La prossima convocazione è prevista per la serata di venerdì 26 giugno”. Occhi puntati, dunque, su questi eletti a Barcellona che non possono deludere le aspettative della comunità italiana che li ha votati. Già il rinnovo del Comites “sembra piuttosto segnare la fine di questi comitati”, come ho scritto in un articolo del 22 aprile considerata la bassissima partecipazione per 101 Comites in 38 Paesi: nel mondo, hanno votato solo il 3,75% degli aventi diritto (dati finali nel mondo su Infoitaliaspagna). In Spagna, nella circoscrizione di Madrid ha votato l’1,8% su 54.057; in quella di Barcellona l’1,9% su 51.387. Nella desolante indifferenza registrata a livello mondiale, per rispetto di quei pochissimi che hanno mostrato interesse verso il rinnovo del Comites risulta doverosa una prova di responsabilità da parte degli eletti a Barcellona.(pfr)
Con tutte le barriere e difficoltá per candidare le liste e per votare (firme, iscrizione, tempistica ecc…) non é una sorpresa che l’affluenza sia minima. Bisogna agevolare, non complicare…