I genetisti che l’hanno ottenuto l’hanno chiamato mais ‘Magico’. Ci sono voluti undici anni di ricerca internazionale, coordinata dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e il cui primo autore è Matteo Dell’Acqua, per mettere a punto il kit composto da 1.600 varianti. Descritto nella rivista Genome Biology, questo mais è un Arlecchino genetico che adesso costituisce un vero e proprio kit di strumenti molecolari, a disposizione dei ricercatori di tutto il mondo per ottenere varietà di mais capaci di crescere in terreni aridi e di sfidare la siccità, facili da coltivare, dalla resa maggiore per ettaro e più resistenti.