Rimane in carcere, una cella della Gendarmeria vaticana, Luis Angel Vallejo Balda, il monsignore spagnolo già segretario della Prefettura degli Affari economici del Vaticano e della Commissione di studio sulle attività economiche e amministrative
della Santa Sede (Cosea). La consulente, esperta in pubbliche relazioni, Francesca Immacolata Chaouqui è stata rilasciata, invece, perché ha collaborato con i magistrati. L’accusa nei loro confronti è gravissima: aver sottratto materiale riservato della Santa Sede e averlo diffuso alla stampa. Secondo gli investigatori, i due avrebbero fornito la documentazione per i libri «Avarizia» di Emiliano Fittipaldi e «Via Crucis» di Gianluigi Nuzzi, di prossima pubblicazione: carte sulle finanze vaticane che avevano giurato di mantenere segrete, fornendo persino registrazioni carpite durante riunioni con il Pontefice. La gendarmeria vaticana da tempo indagava e dietro questo “Vatileaks bis” sembra si celano veleni e scontri in Curia, tra i quali anche l’ombra dell’Opus Dei, anche se l’Ufficio Comunicazione della prelatura dell’Opus Dei in Roma ha così precisato: “Il sacerdote spagnolo non è un membro del clero ma appartiene alla Società Sacerdotale della Santa Croce, associazione di presbiteri intrinsecamente unita all’Opus Dei, che non ha il diritto di intervenire nel ministero pastorale né nel lavoro che i suoi soci svolgono nelle loro diocesi o nella Santa Sede”.
Vallejo Balda, 54 anni, originario di Villamediana de Iregua, nella Rioja, laureatosi in Teologia spirituale alla facoltà dell’università di Burgos, prese poi il dottorato in Teologia presso la Pontifica Università di Salamanca. A 26 anni è ordinato sacerdote, il 1° agosto del 1987 nella diocesi di Astorga. Prima parroco, poi economo diocesano – il più giovane in tutta la Spagna a occupare questo ruolo – Vallejo Balda, dietro segnalazione dell’arcivescovo di Madrid, il cardinale Antonio Maria Rouco Varela, nel settembre del 2011 viene nominato da papa Benedetto XVI segretario nella prefettura per gli affari economici della Santa Sede. L’ultimo incarico gli venne conferito da Papa Francesco: segretario della Cosea, istituita nel luglio 2013 per vagliare carte e conti di tutti i dicasteri, e per suggerire riforme per la razionalizzazione delle spese e una migliore gestione complessiva.
Francesca Immacolata Chaouqui, trentaduenne calabrese di San Sosti, Pr. Advisor di Ernst & Young, è stata l’unica donna tra gli otto membri della commissione pontificia istituita nel 2013 da Papa Francesco per riordinare i conti della Santa Sede. Definita “giovane rampante”, in grado di aprire le porte del Vaticano a società di consulenza internazionali e a conoscenti vip, nell’aprile 2014 aveva organizzato con monsignor Vallejo Balda la discussa festa sulla Terrazza San Pietro. Duecento selezionatissimi ospiti, giornalisti, imprenditori, monsignori e ambasciatori poterono assistere alla canonizzazione dei due papi Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII, dall’alto.
Invitati dalla prefettura degli Affari economici del Vaticano che per l’occasione aveva aperto al pubblico la propria terrazza con vista mozzafiato, ma l’iniziativa non piacque al Pontefice. Le foto pubblicate sul sito di “Dagospia” documentarono l’alto numero di personaggi invitati.
«Quanto ai libri annunciati per i prossimi giorni – ha sottolineato la nota della sala stampa della Santa Sede – va detto chiaramente che anche questa volta, come già in passato, sono frutto di un grave tradimento della fiducia accordata dal Papa e, per quanto riguarda gli autori, di una operazione per trarre vantaggio da un atto gravemente illecito di consegna di documentazione riservata, operazione i cui risvolti giuridici ed eventualmente penali sono oggetto di riflessione da parte dell’Ufficio del Promotore in vista di eventuali ulteriori provvedimenti, ricorrendo, se del caso, alla cooperazione internazionale».