Il Premio “Carlos V” concesso quest’anno dalla Fondazione “Academia Europea de Yuste” alla professoressa italiana Sofia Corradi, 82 anni, ideatrice del celebre programma di scambio europeo universitario Erasmus (partito nel 1987 ha fatto viaggiare 4 milioni di universitari di 4.000 atenei), è stato consegnato questa mattina dal Re Felipe VI assieme al ministro della Cultura Íñigo Méndez de Vigo. Alla cerimonia che ha avuto luogo presso il Real Monasterio di Yuste (Cáceres), hanno partecipato il presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz e l’on. Silvia Costa, presidente della Commissione Cultura del Parlamento Europeo, in rappresentanza delle Istituzioni europee nella Giornata dell’Europa che si festeggia proprio il 9 maggio. Erano presenti anche il ministro italiano dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), Stefania Giannini, accompagnata dall’Ambasciatore d’Italia in Spagna, Stefano Sannino. Il Premio “Carlos V” è stato istituito nel 1995 con l’obiettivo di riconoscere l’opera di coloro che si sono distinti per lo spirito europeista, l’impegno in favore della costruzione europea e per il contributo fornito alla definizione dei valori culturali, scientifici e storici dell’Europa Unita.
La scelta di premiare un’esponente della società civile europea, come la professoressa Corradi, profondamente legata alle nuove generazioni di cittadini europei, dimostra l’unanime apprezzamento da parte di tutte le Istituzioni spagnole coinvolte, espresso anche nella motivazione ufficiale per l’attribuzione del premio che sottolinea “il percorso professionale e il contributo offerto al processo di costruzione e integrazione europea, attraverso l’ideazione e l’attivazione del programma Erasmus, oltre che lo sforzo e l’impegno a favore della mobilità accademica dei giovani studenti europei, garanzia del domani e del futuro dell’Europa”.
Sofia Corradi diventa così la decima persona, e la seconda donna, vincitrice del Premio Europeo Carlos V.
Al Monastero c’erano anche giovani ‘Erasmus’ a rappresentare gli Stati membri dell’Unione, due dei quali – e tra questi un italiano – hanno presso la parola illustrando come l’esperienza Erasmus abbia inciso sul loro percorso esistenziale e professionale. La cerimonia è stata anche l’occasione per ricordare le studentesse Erasmus vittime dell’incidente in Catalogna del marzo scorso: il MIUR ha già formalizzato il proprio impegno a contribuire, attraverso la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI), a sette delle quindici borse di studio di dottorato che saranno offerte dalla Fondazione Europea de Yuste. Ognuna delle sette borse sarà dedicata ad una delle studentesse Erasmus italiane e tutti i lavori di ricerca saranno pubblicati.
Il nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha fatto giungere al Re di Spagna e alla Fondazione “Academia Europea de Yuste” un messaggio di ringraziamento che potete vedere nell’immagine.