Secondo l’inchiesta “Migrant’s files”, ogni espulsione di migranti costa in media quattromila euro e la voce trasporto rappresenta metà del costo. Lo studio, realizzato da una ventina di giornalisti ed esperti analizzando i dati dei 28 paesi dell’Unione europea, più Norvegia, Svizzera e Islanda, ha calcolato che negli ultimi 15 anni sono stati spesi circa 11,3 miliardi di euro per espellere i migranti irregolari e 1,6 miliardi per rafforzare i controlli alle frontiere; è stato calcolato che per arrivare in Europa sono stati pagati più di 15,7 miliardi di euro ai trafficanti. Insomma, un totale di 27 miliardi di euro, per un problema che sta diventando sempre più grave e fuori controllo. Alcune voci di spesa: per acquistare imbarcazioni, visori notturni, droni e altri mezzi per cercare di controllare le frontiere, l’agenzia delle frontiere dell’Unione europea (Frontex) ha utilizzato quasi un miliardo di euro e almeno 70 milioni i paesi del Mediterraneo; dal 2011, i contribuenti italiani hanno pagato alle autorità libiche oltre 17 milioni di euro per l’acquisto di navi e di strumenti di visione notturna e per addestrare uomini. Gli spagnoli hanno speso 10 milioni di euro per la manutenzione delle cancellate a Ceuta e Melilla.