A luglio, Infoitaliaspagna compie dieci anni di vita. Un
traguardo importante, per una piccola testata nata all’insegna della gratuità e con la voglia di informare nella nostra lingua i tanti connazionali presenti in Spagna. Dieci anni sono passati, da quel numero zero accolto con tanta trepidazione nel giugno del 2006, subito dopo aver inaugurato la pagina web Infoitaliaspagna.com che avrebbe accolto le pubblicazioni anche in formato pdf. Già, perché la sfida è stata distribuire gratuitamente su tutto il territorio spagnolo la prima rivista italiana realizzata e stampata in Spagna (su carta patinata, a colori), e consentirne la lettura anche on line. Due anni prima, nel 2004, avevo dato vita al primo periodico italiano sulla Costa del Sol, poi la voglia di comunicare si è allargata! Ventiquattro numeri usciti ogni due mesi, raccontando quando i giornali spagnoli e i media italiani ignoravano o non tenevano nella giusta considerazione: come il primo reportage su Andorra, con le proteste degli italiani che non avevano ancora una loro sede consolare ed erano costretti a spostarsi su Barcellona; come la 32°America’s Cup anticipata nei racconti dei tre team italiani impegnati già mesi prima a Valencia, con un focus sugli italiani in questa città; o il reportage sui connazionali al Comando Nato di Retamares (Madrid); o la storia della famiglia Orlando raccontata dall’allora console di San Sebastian, Carlos Orlando: con il nonno Salvatore arrivato a fine Ottocento dalla Sicilia per insegnare agli spagnoli l’arte della salagione; le tante interviste a manager e personaggi italiani come Giuseppe Tringali, Celeste Milani, Sergio Scariolo, il cardiochirurgo Maurizio Allegri esperto in cuori artificiali, l’italiano Dimitri Papanikas, 31 anni, autore di “Café del Sur” su Radio 3 de Radio Nacional de España, e molti altri; come i servizi su l’Accademia del gusto nelle sue delegazioni in Spagna; o l’inchiesta su come mangiano italiano gli spagnoli “eccellenti”; i reportage sul Festival di Granada che rendeva omaggio ai film italiani del genere “fantastico”; l’inchiesta sui nuovi poveri tra i volontari della Comunità Sant’Egidio di Barcellona; l’intervista all’ambasciatore di Spagna presso la Santa Sede, nella sede diplomatica più antica del mondo; i 50 anni dell’italiana Zambon in Spagna….
E molto altro ancora. Dando voce non solo agli italiani di Madrid e Barcellona, come quasi sempre si fa (anche per comodità di chi scrive), ma spostandosi in tutta la Spagna per raccogliere commenti, esperienze, testimonianze preziose. Dopo il cartaceo, l’impegno di Infoitaliaspagna si è concentrato solo sul web, che permette aggiornamenti in tempo reale, informando in modo rapido e arrivando su tablet e cellulari. (Patrizia Floder Reitter)
Al direttore ed editore Patrizia Floder Reitter, che già nel 2004 aveva ricevuto il Premio all’italianità nel settore della comunicazione per l’attività svolta a favore dei connazionali all’estero, l’Ambasciatore uscente, Pietro Sebastiani, ha inviato una lettera di felicitazioni per il traguardo di questi dieci anni della rivista, molto seguita anche dalle aziende spagnole che operano in Italia. L’Ambasciatore ha rilevato come “sin dagli inizi la rivista Infoitaliaspagna, in una pregevole veste grafica, a colori, con cadenza bimestrale e a distribuzione gratuita, racchiudeva in un unico prodotto editoriale un saldo punto di riferimento per l’informazione italiana in Spagna”. Il capo missione a Madrid ha avuto parole di apprezzamento anche per la nuova versione online della pubblicazione “che in tempi più recenti ha continuato a conciliare l’informazione politica bilaterale, sociale, culturale ed economica con la gestione delle informazioni di servizio per la collettività, anche in stretto e proficuo contatto con la nostra Ambasciata e le sedi consolari di Madrid e Barcellona”. Sottolineando il lavoro svolto, l’Ambasciatore ha scritto: “Della tua linea editoriale desidero evidenziare in particolare il taglio attuale e autorevole degli articoli, la puntualità con cui hai sempre informato, la qualità dei reportage proposti, le eccellenti qualità professionali e umane che guidano il Tuo lavoro”.