Lo schema PRIME (PRIority MEdicines), lanciato dall’Agenzia Europea per i Medicinali, si concentra sullo sviluppo di farmaci considerati prioritari, e cioè che possono offrire grandi vantaggi rispetto alle terapie esistenti o di cui possono beneficiare pazienti senza possibilità di trattamento. Il programma prevede l’accelerazione del percorso regolatorio dei farmaci, offrendo supporto alle aziende (comprese start-up universitarie) e riducendo i tempi di valutazione. Attraverso questo nuovo strumento, l’EMA può fornire agli sviluppatori di farmaci un supporto proattivo, veloce e più efficace per ottimizzare la produzione di dati affidabili su benefici e rischi della medicina e per consentire una più rapida valutazione delle sue applicazioni. Obiettivo finale dell’intervento è quello di migliorare significativamente la qualità di vita dei pazienti per cui si riscontra “un’esigenza medica non soddisfatta”. PRIME è costruito nell’ambito del quadro normativo Ue esistente e usufruisce di strumenti già disponibili, come la consulenza scientifica e la valutazione accelerata, di cui il farmaco potrà beneficiare al momento della domanda di autorizzazione all’immissione in commercio. “Il lancio di PRIME – ha commentato il commissario Ue per la Salute e la Sicurezza alimentare Vytenis Andriukaitis – è un importante passo in avanti per i pazienti e le loro famiglie che da tempo sperano in un tempestivo accesso ai trattamenti sicuri per le proprie esigenze mediche insoddisfatte”, come nel caso di “tumori rari, morbo di Alzheimer e altre demenze”. Grazie ad un migliore supporto scientifico, questo strumento, ha aggiunto il commissario, potrà inoltre accelerare lo sviluppo e l’autorizzazione di nuove classi di antibiotici o di loro alternative “in un’epoca di crescente resistenza antimicrobica”. (fonte: Euractiv. it)