Italia, record di pressione fiscale

Con il 54 % della pressione fiscale effettiva, quella riferita al Pil emerso, il nostro Paese conquista nel 2013 il record della tassazione fra le economie sviluppate. E poco consola che nel 2012 questa fosse al 55%. A dare agli italiani il primato tra i pagatori di tasse è l’Ufficio Studi Confcommercio, che stima la pressione fiscale apparente di quest’anno al 44,6% del Pil (44,3% nel 2012). Tale stima comprende Imu e Tares ma non l’aumento dell’aliquota Iva rinviato al 1 ottobre ed eventuali incrementi degli addizionali Irpef. La pressione fiscale record è confermata dal confronto con gli altri paesi occidentali: in Danimarca la pressione fiscale effettiva è infatti al 51,1% del Pil, in Francia al 50,3%, in Belgio al 49,3%, in Austria al 46,8%, in Svezia al 46,7%, in Norvegia al 42,3%, in Olanda al 40,8%, nel Regno Unito al 40,4%, in Spagna al 36,7%, in Australia al 34,8%, in Canada al 31,9%. Chiudono la classifica Irlanda (28,4%) Stati Uniti (27,9%) e Messico (26,2%). Il nostro è anche uno dei Paesi in cui la pressione fiscale è cresciuta negli ultimi anni (+2,7% tra il 2000 e il 2013), passando dal 41,9 al 44,6%. In Portogallo il peso delle tasse nel periodo 2000-2013 è cresciuto del 3,2%, in Giappone del 2,6% e in Francia del 2,3 per cento. (fonte: Il Sole 24 Ore)

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