Emilio Ambasz, l’architetto argentino “profeta” dell’architettura intesa come “green over gray”, ha ricevuto il 30 giugno a Madrid l’onorificenza dell’Ordine della Stella d’Italia (OSI) per avere contribuito a diffondere la cultura italiana nel mondo. A conferire le insegne di Commendatore dell’Ordine è stato l’Ambasciatore in Spagna, Pietro Sebastiani nel corso di una cerimonia che ha visto la presenza, tra gli altri, del sindaco di Madrid, Ana Botella, e del ministro delle Infrastrutture spagnolo, Ana Pastor (foto di gruppo a sinistra). L’architetto Ambasz, classe 1943, ha progettato diverse opere in Italia, tra queste l’ospedale di Mestre, struttura decisamente all’avanguardia: il verde costituisce infatti uno dei principali temi progettuali e l’intera area appare come un parco, in cui vengono inseriti numerosi elementi naturali. I grandi terrazzamenti, le ampie vetrate e gli spazi con grandi luci, elementi essenziali
della filosofia progettuale dell’architetto argentino, si ritrovano nell’ospedale che è diventato un simbolo mondiale di come si possa coniugare valenza estetica con un’evidente sensibilità verso il rispetto dell’ambiente. Anche quando è stato curatore del Dipartimento di Architettura e Design del MoMa di New York (dal 1969 al 1976), Emilio Ambasz è stato molto attento e interessato al design italiano e nel 1972 organizzò il grande evento “Italy: The New Domestic Landscape”, mostra di design italiano nella quale pensò di accostare i maestri e la nuova generazione nata dai movimenti di avanguardia, con un successo internazionale perché fu un’occasione di promozione internazionale del prodotto industriale italiano e al contempo una riflessione sui nuovi fermenti intellettuali nel campo progettuale, che risentivano del clima politico e sociale che l’Italia stava vivendo.
Ambasz si è occupato molto anche di design industriale: “Facevo i prototipi, il macchinario, l’attrezzatura, avevo anche un brevetto meccanico e mi presentavo con il prodotto finito”, ha dichiarato in diverse interviste. “Per me il design è l’estensione del corpo. Non abbiamo una mano, un dito che scrive e pertanto dobbiamo fare una penna. La sedia Vertebra è un risultato del mio modo di sedere. In primo luogo ogni prodotto che invento è qualcosa
di cui ho bisogno io personalmente, in secondo luogo è un’estensione del corpo. Un elemento propedeutico per affrontare una situazione non favorevole e che richiede qualcosa che funzioni da intermediario o da strumento”.
In Spagna, una delle sue opere più emblematiche è la Casa de Retiro Espiritual, a Siviglia. Nel 2012, il Museo Nacional Centro de Arte Contemporáneo Arte Reina Sofía di Madrid gli ha dedicato la retrospettiva “Emilio Ambasz: Invenciones. Arquitectura, diseño industrial y gráfico”, come riconoscimento al suo percorso professionale.