Guida anti-racket in inglese per un consumo critico

Nasce da una partnership italo-britannica, pubblico-privata, la Guida in inglese per il consumatore critico antiracket presentata a VillaWolkonsky, residenza dell’ambasciatore britannico a Roma. A presentare il primo elenco in inglese, su base nazionale, dei più mille operatori economici e commerciali che si sono ribellati al ‘pizzo’, oltre all’ambasciatore Christopher Prentice e al presidente onorario della Federazione nazionale delle associazioni antiracket e antiusura, Tano Grasso, promotori dell’iniziativa, il commissario straordinario antiusura e antiracket Elisabetta Belgiorno, il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti e, a concludere gli interventi, il viceministro all’Interno Filippo Bubbico. Gli operatori che aderiscono alla rete di consumo critico antiracket “Pago chi non paga” sono 472 in Sicilia, 429 in Campania, 155 in Calabria, 85 in Puglia. Consultabile e sempre aggiornata, on line e in versione cartacea, la Guida (circa 100 pagine) per il consumatore critico antiracket (‘A guide for the critical anti-racket consumer’), è “uno strumento fondamentale che da oggi rende più forte la lotta al racket”, l’ha presentata Grasso. È stata tradotta a cura dell’ambasciata britannica a Roma e realizzata con fondi del Programma operativo nazionale Sicurezza per lo sviluppo (Pon Sicurezza) dalla Fai, che l’ha messa a punto

La Guida in italiano

nel tempo all’insegna dello slogan ‘Un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità’. Sono state queste parole, stampate sugli adesivi distribuiti dagli ‘attacchini’ volontari di Addiopizzo, a colpire Prentice a Palermo nel marzo 2012, ha raccontato lo stesso ambasciatore, insieme all’impegno di quei ragazzi nel ‘reagire per combattere una realtà inaccettabile’. Da qui la proposta fatta a Grasso di “collaborare per un impegno comune” e l’idea di tradurre la Guida in inglese per consentire anche ai turisti, britannici e non, di esercitare un consumo critico, scegliendo quei commercianti, quegli imprenditori, che dimostrano che opporsi al racket non solo si può ma che anche conviene. Spesso infatti, ha evidenziato Grasso, dopo la denuncia la loro attività è non solo ripartita ma anche cresciuta. Lo dimostrano le testimonianze raccolte nel libretto ‘Storie di libertà…di coraggio e di intelligenza’, realizzato a cura dell’Ufficio comunicazione istituzionale del ministero dell’Interno. Storie di imprenditrici e imprenditori del Sud d’Italia, presenti a Villa Wolkonsky con i loro prodotti agroalimentari, che raccontano come uscire dai condizionamenti mafiosi e dalla paura si può, e con successo. Per scaricare la guida in inglese antiracket.info/Interno_GDEF1611EN.pdf

 

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