Rischia da uno a tre anni di carcere Matilde Brunetti, 24 anni, l’attivista italiana di Greenpeace ferita dalla Marina Militare spagnola lo scorso 14 novembre durante un’azione contro le trivellazioni alle Canarie, comparsa davanti al Juzgado Central de Instrucción Número 5 de la Audiencia Nacional per difendersi dall’accusa di pirateria. Matilde è stata ascoltata sia come indagata sia come vittima perché Greenpeace ha a sua volta denunciato la Marina spagnola per negligenza e il ferimento di tre attivisti. Matilde era a bordo di uno dei gommoni del Greenpeace Arctic Sunrise che si erano avvicinati alla Rowan Renaissance, una nave impegnata nelle prospezioni petrolifere Repsol alle Canarie. Il gommone fu speronato dai mezzi della Marina spagnola e Matilde cadde in acqua riportando una frattura scomposta della tibia e del perone. Soccorsa e trasferita all’ospedale di Las Palmas, dovette sottoporsi a un intervento chirurgico d’urgenza. Greenpeace
protestava pacificamente al fianco della maggioranza della popolazione locale che si oppone alle trivellazioni. Para Mario Rodríguez, director de Greenpeace España, “resulta irónico que se denuncie a la víctima en lugar de a los autores de los hechos, lo que hace pensar que los responsables de la Armada quieren eludir sus responsabilidades por esta agresión que podría haberle costado la vida a nuestra activista”. “Esto demuestra hasta dónde está dispuesto a llegar el Gobierno de España en su defensa de los intereses de Repsol, una multinacional a cuyo servicio se ha puesto a la Marina Española para proteger su actividad económica”, ha añadido Rodriguez.