Il Consiglio di coordinamento internazionale del programma MaB dell’UNESCO ha conferito il riconoscimento di “Riserva della Biosfera” al Macizo de Anaga, monte situato nel nord-est dell’isola di Tenerife tra i comuni di Santa Cruz de Tenerife, La
Laguna e Tegueste. La proposta è stata sostenuta dal presidente del Cabildo (Governo dell’Isola) in carica, Carlos Alonso, che ha inoltre sottolineato l’estensione della zona che lo circonda, che si aggira attorno ai 49000 ettari. Durante la presentazione, Carlos Alonso ha annunciato che questo riconoscimento rappresenta “una scommessa per mantenere viva la tradizione, ma sempre guardando al futuro, per far sì che le nuove generazioni non trascurino la natura e l’ambiente.” Il titolo di Riserva della Biosfera è stato proposto dai differenti stati membri, e riconosciuto a livello
internazionale all’interno del programma Uomo e Biosfera (MaB) dell’UNESCO, che si occupa principalmente di aree appartenenti a ecosistemi terrestri o marini, o una combinazione di essi, la cui importanza può contribuire a uno sviluppo sostenibile. Ad oggi, e prima che il Macizo entrasse a far parte di queste, le Riserve della Biosfera erano 631 distribuite in 119 paesi, 45 delle quali si trovano in Spagna, comprese le 6 situate nelle Isole Canarie, a cui oggi si aggiunge appunto il Macizo de Anaga.
Tre sono i nuovi siti naturalisti italiani nella Lista delle Riserve di Biosfera considerate uniche al mondo. Sono il Delta del Po, delle Alpi di Ledro e Judiciaria, dell’Appennino Tosco-Emiliano. Salgono così a 13 le riserve italiane iscritte. ”È la prima volta che l’Italia riesce ad iscrivere tre siti tutti insieme” sottolinea il curatore dei dossier, Pier Luigi Petrillo.
– DELTA DEL PO Si tratta di un territorio tra il Veneto e l’Emilia-Romagna, di circa 140mila ettari, con una popolazione di 120mila abitanti. “Il paesaggio del Delta del Po rappresenta una identità unica e un patrimonio estremamente significativo di biodiversità” si legge nella motivazione data dal Consiglio intergovernativo dell’Unesco.
– ALPI DI LEDRO E JUDICIARIA Sito compreso tra le Dolomiti, il Lago di Ledro, il Lago di Carera e il Lago di Garda, di circa 47500 ettari, comprendente diversi habitat e culture tradizionale, con una popolazione di circa 15800 abitanti. Qui l’agricoltura è la principale fonte di reddito; specialmente la viticoltura, l’olivicoltura, la coltura di frutta e verdura tradizionale.
– APPENNINO TOSCO-EMILIANO Frontiera climatica euro-mediterranea, il territorio è compreso tra la Regione Toscana e l’Emilia-Romagna: si sviluppa per oltre 223mila ettari e conta 1300 abitanti. L’Unesco evidenzia come questo sito sia unico per aver sviluppato, all’interno di aree protette dal punto di vista ambientale, un turismo enogastronomico basato su prodotti tipici e tradizionali.