Righe orizzontali e una stella gialla a sei punte. Una maglietta per bambini che nelle intenzioni degli stilisti di Zara doveva essere un omaggio agli sceriffi del vecchio West, ma che di fatto ricorda molto, troppo, le divise che i nazisti facevano indossare agli ebrei nei campi di concentramento. Il marchio di abbigliamento spagnolo ha messo in vendita la maglietta nei suoi negozi online in diversi Paesi, tra cui Israele, facendo scoppiare la polemica in rete, tanto che alla fine Zara ha deciso di ritirare dal mercato la maglietta. La maglietta di Zara ha righe orizzontali e non verticali come quelle delle uniformi degli internati, ma la stella a sei punte di color giallo posizionata all’altezza del cuore ha riportato alla mente di molti la stella di David, utilizzata dai nazisti per identificare i cittadini di religione ebraica. In pochi si sono accorti del fatto che la maglietta fosse ispirata agli sceriffi dei film western e così in rete sono piovute pesanti critiche sulla società spagnola. «È un ricordo del terribile pigiama a righe usato dai deportati. È semplicemente intollerabile», tuona l’associazione Cicad, che combatte l’antisemitismo. Zara, dopo essere finita nella bufera, si è scusata e ha rimosso il capo del mercato. Non è la prima volta che Zara finisce nella bufera per un suo prodotto con riferimenti al nazismo. Già nel 2007 l’azienda di abbigliamento spagnola mise in vendita una borsa floreale sulla quale appariva una svastica verde. Anche in quel caso ci furono polemiche e critiche. Alla fine Zara si scusò e ritirò la borsa dal commercio. (fonte: ilcorriere.it)