Mediterraneo: serve una strategia di difesa comune

“La centralità del Mediterraneo nel mondo globale è assolutamente evidente. Nel bacino mediterraneo ci sono risorse e opportunità. Ed è il motivo per cui noi tutti, europei e i nostri vicini naturali, dobbiamo cooperare a una strategia di difesa comune, un maggiore coordinamento fra Ue e Nato, comprendendo che i paesi europei non possono più essere solo fruitori di sicurezza, facendo affidamento sugli altri attori come gli Stati Uniti, ma devono essere pronti ad assumerne gli oneri”. E’ quanto ha rilevato l’ex ministro degli esteri e presidente della Società italiana per l’organizzazione internazionale (Sioi), Franco Frattini, intervenendo a Madrid a un incontro su ‘La dimensione mediterranea della sicurezza euro atlantica’, organizzato dall’Istituto Elcano, il principale think tank spagnolo di studi internazionali e strategici. Candidato ufficiale dell’Italia alla segreteria generale della Nato, Frattini ha insistito sul ruolo fondamentale che deve assumere il Mediterraneo nell’agenda euro atlantica. Dalla cooperazione alla lotta al terrorismo “non solo in nord Africa ma nell’intera Africa”, a un’azione comune “per la sicurezza energetica o la cyber security”, ha detto l’ex capo della diplomazia italiana. Secondo Frattini, ”Gli asset principali su cui far avanzare la politica di difesa comune dovrebbero essere un maggiore coordinamento tra Unione Europea e Nato, la revisione della strategia del 2003, la delega all’Alto Rappresentante per l’elaborazione di un documento strategico di difesa, un maggior coordinamento dell’Agenzia Europea di Difesa” e anche “sui tagli alla difesa decisi dai bilanci nazionali”. I paesi mediterranei, ha aggiunto, “devono coordinare i loro sforzi non solo con la Ue e gli Stati Uniti”, ma anche con paesi come la Turchia, “il maggiore aspirante a far parte dell’Unione Europea”. Quanto all’Unione per il Mediterraneo (UpM), ha detto infine Frattini “deve trovare un ruolo e rilanciarsi come attore di prosperità” dell’area, “più che come attore di sicurezza militare”. Al riguardo, il presidente della Sioi ha ricordato che l’agenzia delle piccole e medie imprese mediterranee e la Banca europea di investimenti sono iniziative nell’agenda dell’UpM.

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