Moccia e i “lucchetti dell’amore” anche a Murcia

Nessun senso di colpa, anzi. Federico Moccia, autore di quel “Ho voglia di te” che nel 2007 fece apparire i primi “lucchetti dell’amore” a Ponte Milvio, difende il fenomeno, ormai diffuso in mezzo mondo, in un’intervista a la Repubblica

Lei l’ha visto il ponte di cui è crollata la spalletta?

“Certo. Fu lì che girammo Scusa ma ti voglio sposare, ed è dopo quel film che sono apparsi i lucchetti. Ma la struttura è fragile, legno e una griglia leggera. Sarebbe più adatto concentrarli al Pont de l’Archeveché, che è in pietra e ferro, ed è anche pieno di botteghe che li vendono. In realtà, io trovo che sono diventati una forma d’arte. Colorati, infiocchettati, sono un’attrazione, come in molti posti del mondo. Sono stato persino invitato a mettere lucchetti da vari sindaci”.

Federico Moccia

Per esempio?

“Murcia, in Spagna, dove io e il sindaco abbiamo messo il lucchetto su uno dei loro ponti storici. Città del Messico, dove devo ancora andare”.

Ha visto “No love locks”, il sito che li vuol far sparire?

“Bellissimo simbolo. Ma i lucchetti sono decine di migliaia”.

Lei è anche sindaco di Rosello, provincia di Chieti. Piena di lucchetti?

“No, non ci sono molti giovani. Ma lì voglio piantare un albero dell’amore, inteso come amore ecologico. Bisogna anche saper cambiare”.

 

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