Lanzarote, l’isola più nord-orientale dell’arcipelago spagnolo delle Isole Canarie, ospita il primo museo sottomarino d’Europa. Appoggiata sulla sabbia del fondale c’è anche la “Zattera di Lampedusa”, la scultura che raffigura un gommone con a bordo alcuni migranti, rivisitazione del celebre dipinto di Théodore Géricault del 1819 “La zattera di Medusa” (foto a sinistra), capolavoro che raffigura uno storico naufragio avvenuto proprio nell’Atlantico. È una delle opere di Jason deCaires Taylor immerse al largo delle Canarie. Oltre a questo gruppo dalla forte correlazione emotiva e simbolica con il dramma dei profughi che trovano la propria tomba nel tratto di mare che li separa dall’Europa, deCaires Taylor ha plasmato diverse altre sculture per quello che è diventato il “Museo Atlantico”. Una galleria di personaggi dai tratti netti e drammatici con i quali l’artista ha rappresentato l’allegoria di alcuni aspetti della contemporaneità: due persone senza volto intente a scattarsi un selfie sono solo uno degli esempi della lama impietosa con la quale analizza, per esempio, il ruolo della tecnologia ai nostri giorni. Una folla di “attori” muti e pietrificati sovrastati da 15 metri d’acqua e circondati da un silenzio di profonda solitudine. Oltre a integrarsi perfettamente con nell’ecosistema e a ospitare, con il tempo, la vita sottomarina, è un modello scelto con un fine artistico preciso, che di volta in volta assume significati diversi come per i cavalieri del Tamigi o la donna Atlante alle Bahamas. Una gigantessa che sostiene, simbolicamente, da sola tutto il peso dell’oceano a raffigurare la sofferenza del pianeta e un monito ad agire contro il processo di innalzamento dei mari e i cambiamenti climatici causati dall’attività umana. (fonte: la Repubblica)