Juan José Omella Omella è il nuovo arcivescovo di Barcellona, nominato da Papa Francesco che ha accettato le dimissioni per raggiunti limiti di età del cardinale Lluis Martinez Sistach. Mons. Juan José Omella Omella è nato a Cretas, provincia
di Teruel e arcidiocesi di Zaragoza, il 21 aprile 1946. Ha studiato nella stessa Zaragoza, a Logrono, a Bruxelles e a Gerusalemme. Ha frequentato la facoltà teologica dell’Università cattolica di Lovanio. Ordinato sacerdote nel 1970, ha svolto il suo ministero in varie parrocchie di Zaragoza, dove è stato anche vicario episcopale e, dal 1996, vescovo ausiliare. Il 29 ottobre 1999 è stato nominato vescovo di Barbastro-Monzón, l’8 aprile 2004 vescovo di Calahorra y La Calzada-Logrono. Dal 2002 al 2008, e poi nuovamente dal 2014, è stato presidente della commissione episcopale per la Pastorale sociale dal 1996. Da novembre 2014 è membro della congregazione vaticana per i Vescovi. La testata spagnola Religion Digital ricorda che proprio nel giugno 2005, mentre i vescovi spagnoli guidati dall’allora cardinale di Madrid Antonio Maria Rouco Varela manifestavano in piazza contro il governo di José Luis Rodriguez Zapatero, Omella, che non partecipò a quell’evento, prese parte invece ad una marcia contro la povertà. Quanto alla delicata questione dell’indipendentismo catalano, di grande attualità in questi mesi, «la sua designazione – scrive sempre Religion digital – ha sorpreso, e molto, importanti settori della Chiesa catalana, che consideravano che, nella attuale situazione, il candidato naturale era l’arcivescovo di Urgell, Joan Enric Vives, o il vescovo ausiliare di Barcellona, Sebastià Talltavull». La Razon, al contrario, descrive Omella come «un arcivescovo non nazionalista che parla catalano» e afferma che «di profilo sociale, non era desiderato dai settori più sovranisti». (fonte: vatican insider.it)
Il sito internet di Mondo e Missione, ricordando che Omella ha studiato nell’ordine dei Padri Bianchi, i missionari d’Africa, e che negli anni Settanta subito dopo la sua ordinazione sacerdotale, lui stesso per un anno è stato missionario nell’ex Zaire, riporta quanto ha scritto Manos Unidas (la maggiore organizzazione ecclesiale spagnola per la cooperazione allo sviluppo) rallegrandosi per la sua nomina. L’anno scorso, quando lasciò l’incarico di vescovo consigliere, mons. Omella affermò: «Ci rimane davanti un compito enorme: sradicare la fame nel mondo. Desidero con tutto il cuore che la solidarietà conquisti il cuore di tutti e, in maniera particolare, quello dei governi delle nazioni industrializzate».