Occhio agli zuccheri nascosti, una breve guida

Non solo le bibite gassate, di cui tanto si parla: esistono anche alimenti insospettabili che contengono molti zuccheri nascosti, e che andrebbero tenuti sotto controllo per provare a diminuire le dosi giornaliere. Ecco i cavalli di Troia dello zucchero. Per capire ciò che andremo a raccontare, bisogna premettere una cosa: la dose raccomandata di zucchero aggiunto è al massimo 25 grammi al giorno per le donne (circa 6 cucchiaini, corrispondenti a 100 calorie) mentre gli uomini non dovrebbero eccedere i 36 grammi (9 cucchiaini, 150 calorie). Il consumo medio degli italiani è invece di 90/100 grammi al dì. Le conserve di pomodoro sono in genere una buona fonte di zuccheri nascosti. Quando pensiamo allo zucchero, pensiamo a quello che mettiamo del caffè. In realtà la nostra pasta può contenerne vari cucchiaini. Molti sughi, soprattutto quelli pronti, ne hanno tra i 6 e i 12 cucchiaini: come mangiarsi una fetta di torta! Non solo carboidrati: spesso nel pane industriale viene aggiunto lo zucchero, e il pane in cassetta di certe marche può contenere fino a mezzo cucchiaino per fetta. Nel prosciutto cotto? Sissignori. Prosciutto cotto, mortadella e altri salumi nascondono lo zucchero. Immaginiamo un bel tramezzino al cotto, o una focaccina con la mortadella, ed ecco che – oltre a tutto il resto – un paio di cucchiaini non ce li toglie nessuno. Salse pronte per l’insalata contengono zucchero, un cucchiaio di ketchup, contiene 1 cucchiaino di zucchero! Ma anche maionese e senape non scherzano… Le panature, soprattutto quelle degli alimenti surgelati, sono spesso cavalli di Troia di qualche zucchero extra. cibi surgelati quali minestroni, zuppe, purè ne sono spesso ricchi Lo zucchero, infatti, viene adoperato come addensante, in grado di contribuire alla consistenza di certi prodotti. I cibi etichettati presentati «low-fat», ossia a basso contenuto di grassi, e persino quelli «dietetici» nascondono spesso paradossalmente dello zucchero aggiuntivo che serve proprio a intensificarne il sapore e l’appetibilità e per aggiungere corpo e consistenza al posto dei grassi. Quali sono dunque gli ingredienti a cui dobbiamo stare all’occhio nelle etichette? Il destrosio, che è la stessa cosa del glucosio. Il maltosio e il saccarosio. Il lattosio – che è lo zucchero ricavato dal latte, e il fruttosio – quello che viene dalla frutta. I vari zuccheri ovviamente, e ogni dolcificante, compresi quelli naturali, come il succo di mele concentrato piuttosto che quello d’agave o la melassa. E più lo zucchero compare in alto nella lista degli ingredienti, più la sua dose è massiccia. Bisogna stare attenti a partire dalla colazione: i cereali magari sono sani, ma spesso contengono molti zuccheri. Soprattutto le barrette e soprattutto quelle definite energetiche: di solito contengono tanto zucchero quanto una barretta di cioccolato. Lo yogurt: uno yogurt magro può contenerne circa 4 cucchiaini. Se quello al naturale contiene di solito solo gli zuccheri che si formano spontaneamente, quelli alla frutta e dai gusti golosi normalmente contengono parecchio zucchero aggiunto, per renderli più dolci e saporiti. Passiamo alle bevande. Le bibite gassate dolci, lo sappiamo, sono molto zuccherate. É bene ricordare quanto: una lattina contiene in media 6 cucchiaini di zucchero. Anche succhi di frutta, frullati e smoothies, benché più sani, hanno spesso un alto contenuto di zucchero aggiunto. Ultimo ma non ultimo: l’alcol, naturalmente. In effetti lo sappiamo, ma troppo spesso facciamo finta di niente. Vino e birra contengono zuccheri, ma il top sono i liquori dolci: dai 10 ai 20 grammi a bicchierino. (fonte: Il Corriere della Sera)

 

 

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