Nel 2016 l’Italia sarà uno dei tre Paesi dove si spenderà di più per Natale (614 euro, – 1% rispetto al 2015). Si prevede di spendere di più solo in Danimarca (691 euro) e in Spagna (682 euro, + 4,3% rispetto al 2015), entrambi già al vertice della classifica nel 2015. Il Belgio scende dal podio e si posiziona al quarto posto (591 euro), a causa di un pesante ridimensionamento delle aspettative di spesa, in particolare con riferimento alla voce ‘viaggi’ (-18,4 per cento). È quanto emerge dalla diciannovesima edizione della Deloitte Xmas Survey (la più grande realtà nei servizi professionali alle imprese in Italia), che anche quest’anno ha raccolto l’opinione di oltre 6.500 consumatori in 9 Paesi europei. In continuità con lo scorso anno, gli europei prevedono di destinare gran parte del loro budget natalizio (40%) ai regali; seguono le spese in alimentari (29%), viaggi (21%) e attività ricreative, come musei e ristoranti (10%).
In Italia, le voci di spesa non si discostano molto da quella degli altri Paesi europei, fatto salvo per una più marcata attenzione al comparto viaggi (27% in Italia contro il 21% della media europea). Abbigliamento e scarpe continuano a collocarsi ai primi posti nella classifica dei doni più apprezzati, ma sempre più italiani, sia donne sia uomini, non disdegnano l’idea di vedersi regalare un biglietto per il cinema, una mostra o un concerto (al 6° posto in Italia, all’8° in Europa), un massaggio o un trattamento in una Spa (al 5° posto in Italia, all’11° in Europa) o semplicemente una cena al ristorante (8° posto in Italia, 10° in Europa), piuttosto che un banale profumo (al 9° posto in Italia, al 4° in Europa). Cala leggermente l’attenzione nei confronti dei prodotti elettronici: in particolare, gli smartphone passano dal 6° al 10° dei regali più desiderati, ma continuano a riscontrare forte interesse tra gli uomini (4° posto) e tra i giovanissimi (18-24 anni: 8° posto). Se si escludono i beni alimentari (per i quali la maggior parte degli italiani cerca ancora informazioni direttamente in negozio o, al più, ricorre ai volantini pubblicitari), il web domina in tutta Europa (Italia compresa) la classifica dei canali più consultati per raccogliere spunti e suggerimenti per i doni natalizi da effettuare.
Las tendencias de consumo navideño 2016
Este año gastaremos más en viajes y ocio, un 30% frente al 15% de 2012. Por segundo año consecutivo, el dinero se sitúa entre las primeras opciones de los españoles, a pesar de que todavía somos reacios a usarlo como presente. También optamos por el trío ganador: ropa, libros y cosméticos. Los dulces, la comida y bebida, como cestas navideñas y productos gourmet, han ascendido bastantes posiciones en el ranking de demanda. Triunfarán los juguetes educativos para los niños, ya que el factor educativo es considerado crítico por un 59% de los consumidores españoles; mientras que los videojuegos son los más elegidos por los adolescentes. Los smartphones y tabletas bajan hasta el 7º y 8º puesto del ranking.
A pesar de que seguimos prefiriendo las tiendas físicas para comprar, una cuarta parte lo harán de manera online estas Navidades. Para la comida, el hipermercado sigue superando al comercio tradicional, a pesar de que este aumenta un 5%. La posibilidad de realizar un pedido online dentro de una tienda física está adquiriendo cada vez más importancia.