L’Italia è il settimo paese europeo più caro per i generi alimentari, con prezzi record per latte, formaggi e uova (i terzi più elevati nell’Ue), mentre alcolici e tabacco sono leggermente sotto la media europea. E’ quanto emerge dai dati di Eurostat: posta pari a 100 punti la media Ue, l’indice complessivo dei prezzi al consumo per gli alimentari dell’Italia è infatti di 111, più elevato di Germania (106), Francia (109), Belgio (110), Grecia (104) e molto più alto di Olanda, (94), Spagna (93) e Portogallo (93). A impattare di più sul paniere, i prezzi del settore caseario, media classifica, invece, per i prezzi della carne italiani, in decima posizione con 115, mentre pane, pasta e cereali, con 118, sono in ottava posizione nell’Ue per i prezzi più elevati. Complessivamente, per quanto riguarda i generi alimentari, la spesa costa di più nei paesi nordici, con in testa Danimarca (143) e Svezia (124), poi Austria, Finlandia, Irlanda e Lussemburgo. i prezzi più bassi sono invece in Polonia (61), Romania (67), Bulgaria (68) e Lituania (77). Alcol e tabacco, invece, sono meno cari in Italia che nell’Ue, sotto la media con rispettivamente 98 e 99, ma gli alcolici sono comunque meno cari in Francia (88), Spagna (87) e Germania (82). I prezzi più bassi in assoluto, invece, sono in Bulgaria (67), Romania (75) e Ungheria (79). Le sigarette, invece, sono più a buon mercato rispetto a Germania (102) e Francia (129, uno dei più cari), ma meno che in Spagna (83). Costano il doppio della media Ue, invece, in Irlanda e Gran Bretagna, mentre la metà in Ungheria, Lituania, Bulgaria e Polonia. (fonte: ANSA Europa)