L’ultimo rapporto Eurostat fotografa, dati alla mano, l’Europa del futuro. Come sarà? Sempre più marocchina. Non è né uno scherzo né un allarme, ma un dato di fatto, contenuto nell’ultimo studio dell’Ufficio statistico Ue, espressione di un’Europa che difficilmente fa notizia. Quella dell’integrazione e dei nostri nuovi cittadini europei, quelli che dopo anni vissuti nel Vecchio Continente chiedono e ottengono la cittadinanza. Un percorso lungo e non senza difficoltà, che ha visto predominare la comunità marocchina come la prima per acquisizione della cittadinanza. Per l’Eurostat, i cittadini marocchini sono infatti i principali beneficiari dello status di europei nel 2013, dal momento che l’84% di loro «ha ottenuto la nazionalità spagnola, italiana o francese». I dati parlano chiaro: in totale, 86mila marocchini sono stati naturalizzati cittadini europei; il 35,1% di loro ha ottenuto la cittadinanza spagnola, il 29,4% quella italiana e il 19,3% quella francese. Ma i marocchini rimangono anche i primi beneficiari della nazionalità belga, con il 17% dei naturalizzati nel 2013, e della nazionalità olandese, con il 15% sempre nel 2013. Il rapporto precisa inoltre che «quasi la metà di coloro che hanno ottenuto la cittadinanza di uno Stato membro dell’Ue nel 2013 sono diventati cittadini di Spagna (225mila persone, ovvero il 23% di tutte le naturalizzazioni in Ue nel 2013) e del Regno Unito (207mila persone, pari al 21%)». Dopo il Marocco, spiega ancora il rapporto Eurostat, «i principali beneficiari della nazionalità di uno Stato membro dell’Ue nel 2013 erano cittadini provenienti dall’India (48mila persone, di cui tre quarti hanno ottenuto la cittadinanza britannica), dalla Turchia (46mila persone, di cui il 60% ha avuto la nazionalità tedesca) e dalla Colombia (42mila persone, di cui il 93% ha avuto la nazionalità spagnola)». Dati, questi, che confermano ancora una volta un cammino parallelo dell’immigrazione in Europa, quella silenziosa dell’integrazione che batte sicuramente, almeno per i numeri, quella rumorosa della paura. E infine, per concludere l’analisi di questi ultimi dati dell’Eurostat non bisogna dimenticare che la marocchina è anche quella più rappresentativa numericamente parlando, dell’Islam europeo, oltre ad essere originaria del paese che più lavora al riformismo islamico contro il fondamentalismo. In Italia è la prima per consistenza, con quasi 600mila presenze ma è anche in testa per quanto riguarda l’imprenditoria straniera.(fonte: Il Sole 24Ore)