Il prossimo 17 aprile 2016 si svolgerà il “referendum sullo stop alle trivelle in mare”, referendum popolare sull’abrogazione della norma che prevede che i permessi e le concessioni a esplorazioni e trivellazioni dei giacimenti di idrocarburi entro dodici miglia dalla costa, abbiano “durata pari alla vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale”. Gli italiani, dunque, dovranno pronunciarsi su un quesito referendario presentato da dieci Regioni: abrogare la norma che stabilisce che le concessioni petrolifere o per l’estrazione di gas già rilasciate, durino fino all’esaurimento dei giacimenti (quindi prorogando di fatto i termini già previsti dalle concessioni stesse). Una vittoria dei “sì” rappresenterebbe una pesante batosta per il settore dell’estrazione di idrocarburi.
I quesiti referendari erano all’inizio sei, tutti accolti in un primo momento dall’Ufficio centrale presso la Corte di Cassazione; poi il Governo ha introdotto una serie di norme nella legge di Stabilità, ribadendo il divieto di trivellazioni entro le 12 miglia mare e la Cassazione ha dovuto nuovamente valutare i referendum, ritenendone ammissibile solo uno.
Gli elettori residenti all’estero ed iscritti nell’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero) riceveranno, come di consueto, il plico elettorale al loro domicilio. Si ricorda che è onere del cittadino mantenere aggiornato il Consolato circa il proprio indirizzo di residenza. Chi invece, essendo residente stabilmente all’estero, intende votare in Italia, dovrà far pervenire esclusivamente alla Cancelleria Consolare a Madrid un’apposita dichiarazione su carta libera che riporti: nome, cognome, data e luogo di nascita, luogo di residenza, indicazione del Comune italiano d’iscrizione all’anagrafe degli italiani residenti all’estero, l’indicazione della consultazione per la quale l’elettore intende esercitare l’opzione. Il modulo si può scaricare sul sito della Cancelleria dell’Ambasciata d’Italia dove sono elencate tutte le disposizioni e viene indicato chi può votare all’estero.
Di seguito, il documento informativo e i riferimenti a Madrid e a Barcellona Referendum 2016 Comunicato congiunto
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