Ricostruire le città: dalla Galizia a Mazzara del Vallo

Il riuso temporaneo di una cava dismessa a Mazzara del Vallo (Tp), la densificazione di un quartiere degradato di Lione e la valorizzazione del waterfront di Ribadeo (in Galizia, nella foto accanto). Sono questi i tre progetti di rigenerazione urbana che hanno vinto il premio Ri.u.so 2013: il concorso, indetto dal Consiglio nazionale degli architetti è alla sua seconda edizione e i riconoscimenti verranno consegnati nell’ambito del Saie, il 18 ottobre. Il premio, a cui hanno partecipato più di 400 progettisti non solo italiani, si inserisce all’interno della sfida «Better Building»: l’invito a cambiare rotta che verrà rilanciato dagli operatori in fiera si richiama al piano avviato dal Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, per il rinnovamento del settore e la trasformazione degli edifici in chiave sostenibile. Non hanno partecipato al concorso i grandi studi di architettura italiani, ma quell’universo di progettisti che “non passa sulle riviste di settore”. Tre le sezioni del premio, tre i vincitori: l’architetto Maria Lucia D’Alessio vince nella sezione “Tesi di laurea e master” per il progetto «Totems Éco-logiques» sul campus universitario di Jussieu a Villeurbanne (Lione); gli spagnoli Elisabeth Abalo e Gonzalo Alonso hanno vinto nella sezione “Architetti e Ingegneri” (premio 4mila euro) per la realizzazione di una torretta che andrà a caratterizzare il porto turistico di Ribadeo, in Galizia, ricucendo il percorso che congiunge il litorale al centro storico. Infine, nella sezione “Pubbliche amministrazioni, enti pubblici, fondazioni e associazioni” vince il team di Carlo Roccafiorita, con l’associazione Corda, che a Mazara del Vallo (Tp) ha promosso il riuso temporaneo di una cava abbandonata.

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