Allarme per il super sfruttamento della pesca nel Mediterraneo che può essere la causa dello spiaggiamento di cetacei. A lanciarlo è il direttore dell’Unità zoologica marina dell’Istituto Cavanilles di Biodiversità e Biologia evolutiva dell’Università di Valencia (Icbibe), Toni Raga, che rileva come la mancanza di alimento, a causa dell’eccesso di catture ittiche, indebolisca i delfini e altri cetacei, che finiscono con l’attaccarsi fra loro. Secondo lo studio per la conservazione dei cetacei e delle tartarughe marine sulle coste valenciane, realizzato dall’Icbibe, lo scorso anno si sono arenati 35 delfini e 8 tursiopi appartenenti alla famiglia dei Delfinidi sulle coste del litorale valenciano. «La causa che ipotizziamo è l’influenza dell’eccesso dell’attività di pesca nelle zone dove si alimentano i cetacei, che, indeboliti dalla mancanza di cibo, arrivano ad attaccare altre specie e incluso ad attaccarsi fra di loro», sostiene Toni Raga. (nella foto: cetacei morti in Australia)