L’Italia è il Paese che in Europa, dopo la Spagna, più ha rivisto le scelte di acquisto: se in testa ci sono gli spagnoli (81 per cento), gli italiani seguono a ruota (74 per cento), davanti a francesi (69 per cento), inglesi (65 per cento) e tedeschi (34 per cento). La media europea si attesta al 62 per cento. L’italiano è diventato più risparmiatore e pianificatore, si connette di più al web con diversi strumenti per essere informato e scegliere cosa acquistare al prezzo più conveniente, ma è anche più insicuro, abitudinario e alla ricerca della “tranquillità perduta”. (fonte: Nielsen Consumer Panel 2010-2013). Cresce il tempo libero trascorso tra le mura domestiche – 146 minuti al giorno, 15 in più rispetto al 2010 – prendendosi cura della casa e dei figli, ma dedicandosi anche a cucinare, e diminuisce quello trascorso fuori casa (94 minuti, 6 in meno rispetto al 2010). La cucina è il nuovo centro di interesse degli italiani, seguito dalla salute, dai viaggi e dalla musica: tutti indici in crescita rispetto a quattro anni fa. Cambia di conseguenza anche il rapporto con il cibo, perché è cresciuta la consapevolezza dei benefici che può portare una corretta alimentazione. Gli italiani hanno acquisito coscienza del fatto che alla base di molte malattie ci sia un’alimentazione sbagliata (62 per cento), così come che il mangiare deve essere un autentico piacere e non un’incombenza da assolvere in fretta (57 per cento). Quattro italiani su dieci, infine, sanno che il progresso tecnologico metterà loro a disposizione prodotti alimentari che li aiuteranno a vivere meglio (e più a lungo) (fonte: Nielsen Consumer Survey).