Va allo Stretto di Messina il record mondiale di rifiuti sul fondale marino, con una densità che in alcuni punti supera il milione di oggetti per chilometro quadrato. Lo indica uno studio pubblicato sulla rivista Environmental Research Letters da un gruppo internazionale di ricerca coordinato dall’Università di Barcellona, in Spagna. Il lavoro è stato condotto in collaborazione con il Joint Research Centre (Jrc) della Commissione europea e vede coinvolti diversi enti italiani, come l’Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale (Ispra), la Stazione zoologica Anton Dohrn, l’Università di Cagliari e l’Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale (Ogs). Plastiche, metalli, vetro, ceramica, attrezzature da pesca, tessuti e carta sono tra i materiali più abbondanti. «Nel Mediterraneo la spazzatura sui fondali è già un serio problema ecologico», ha spiegato Miquel Canals dell’Università di Barcellona. In alcuni luoghi della costa catalana ci sono grandi accumuli. Quando ci sono forti tempeste, come la tempesta Gloria del gennaio 2020, le onde riportano i rifiuti sulla spiaggia. Alcune spiagge sono state letteralmente ricoperte». Fonte: Ansa