“Non dovevamo neppure salire su quel pullman, all’andata eravamo sul primo della colonna, ma al museo di Calatrava abbiamo incontrato delle ragazze simpatiche e abbiamo deciso di andare con loro. Stavamo dormendo quando c’è stato l’incidente. Non si capiva più niente. Sangue e vetri in frantumi dappertutto”, ha raccontato Annalisa Riba, 22 anni, una delle italiane ancora ricoverate a Tarragona per una frattura alle vertebre dopo l’incidente di domenica scorsa. Annalisa non sa ancora che la sua compagna di università Serena Saracino ha perso la vita: la salma della povera ragazza è rientrata a Torino martedì sera, assieme a quelle di altre due vittime, la genovese Francesca Bonello e la romana Elisa Scarascia Mugnozza. Le salme delle altre quattro giovani rientreranno in Italia giovedì mattina.
Per leggere quello che è successo in Spagna: http://www.infoitaliaspagna.com/lo-strazio-del-riconoscere-le-vittime-queste-le-sette-studentesse-italiane-morte-a-tarragona/ e la prima ricostruzione http://www.infoitaliaspagna.com/incidente-di-tarragona-identificate-quattro-delle-vittime-italiane/