Cresce il numero di arresti per il terrorismo religioso in Ue: dai 159 del 2012 ai 216 del 2013. Emerge dal report Europol 2014, che segnala anche una ripresa delle azioni di gruppi anarchici e di estrema sinistra, in particolare in Grecia (12) e Spagna (6). In Italia se ne contano sei tra tentati e riusciti. In aumento anche gli arresti di reclutatori e di combattenti in partenza per le zone di guerra. Recrudescenza si registra anche per gli attacchi xenofobi di estrema destra. Secondo lo studio, gli attacchi a carattere separatista, o connotati da motivazioni etniche o nazionaliste, si sono dimezzate: 84 nel 2013, contro i 167 dell’anno precedente; con un totale di 180 arresti. In linea generale, il terrorismo ha sviluppato un approccio più pragmatico nel reperimento di fondi, con capacità tecnologiche più evolute. Le organizzazioni terroristiche impiegano una “miriade di metodi”, incluse le attività criminali, per trovare finanziamenti. In molti casi i fondi sono stati reperiti attraverso richieste di donazioni a scopo umanitario, su conti Paypal. Internet resta una piattaforma essenziale per la comunicazione dei gruppi terroristici, e sebbene gran parte della propaganda e dell’interscambio di messaggi si muova ancora sui social media, i controlli introdotti da network come Facebook e Twitter, ha provocato lo spostamento su piattaforme internazionali meno conosciute e controllate. Si nota, tra l’altro, un’evoluzione tecnologica, con un diffuso utilizzo di chat-room private e di software che permette l’anonimato.