Il settore immobiliare e delle costruzioni ha iniziato a muoversi in Spagna e i primi segnali arrivano da Madrid, dalle Baleari, dalle Canarie e dal sud del Paese, da Marbella dove il 14 maggio si è svolto uno stimolante convegno sul Turismo residenziale. Cornice
dell’incontro è stato il Villa Padierna Palace Hotel di Benahavis, splendido sei stelle il cui proprietario, Ricardo Arranz, è anche presidente della Federación Andaluza de Urbanizadores y Turismo Residencial. Nel corso della giornata, organizzata da Andalucía Immobiliaria, tecnici ed esperti hanno analizzato il mercato attuale, evidenziando prospettive, possibilità reali e ostacoli ancora da superare prima di poter parlare di una piena ripresa del settore delle costruzioni. Ricardo Arranz è entrato nel vivo della questione: la Costa del Sol e Marbella possono contare, oltre che su un clima invidiabile e su un ambiente sicuro, su ottime infrastrutture quali un aeroporto dove si muovono 10 milioni di passeggeri (ma le potenzialità sono almeno doppie), autostrade che collegano rapidamente le città andaluse tra di loro e con Madrid, treni ad alta velocità e molto altro ancora. “Però non sappiamo vendere il nostro prodotto”- ha evidenziato Arranz,
presidente e proprietario del gruppo Villa Padierna Hotels & Restorts – “non siamo capaci di comunicare la qualità del nostro territorio, del nostro paesaggio, facendo conoscere le nostre potenzialità”. Questa incapacità di fare marketing a 360 gradi, insieme con la complessità legislativa che “ingessa” le amministrazioni e scoraggia le promozioni immobiliari, sono ostacoli reali per il rilancio del Turismo residenziale. Come hanno ricordato gli altri relatori, la grossa scommessa diventa allora puntare sulla qualità: nella progettazione di immobili di prestigio servendosi dei migliori professionisti sul mercato cercandoli anche all’estero e “copiando” se necessario modelli vincenti; nella promozione e vendita residenziale che pure deve essere ad altissimo livello. Servono progetti pilota, servono alternative urbanistiche e
territoriali per l’Andalusia, capaci di avere valenza politica e in grado di fare la
differenza, hanno concordato gli esperti del settore intervenuti alla tavola rotonda conclusiva. Un segnale importante sarà sicuramente l’auspicata internazionalizzazione di Marbella e della Costa del Sol non solo sul fronte del lusso ma anche sul piano della formazione, del know how, dello scambio culturale e professionale di qualità. “Gli italiani in questo possono insegnarci molto” – ha commentato a Infoitaliaspagna il presidente Ricardo Arranz. “Voi siete bravissimi a vendere quello che avete, qualità che manca a noi spagnoli”.
(le foto del servizio sono di Eugenio D’Hamo)