Tre fotografi e i loro tre scatti: l’italiano Fabrizio Villa, il macedone Gjorgji Lichovski e lo spagnolo Iker Pastor sono i tre i finalisti del Premio Luchetta 2016 per la sezione Fotografia, il prestigioso riconoscimento istituito a Trieste in ricordo dei tre inviati Rai – Marco Luchetta, Alessandro Ota e Dario D’Angelo – uccisi da una granata nel 1994 e dell’operatore Miran Hrovatin, anche lui triestino, assassinato lo stesso anno a Mogadiscio con la giornalista Ilaria Alpi.
Iker Pastor partecipa con la foto “The cleaning by his parents of a baby inside the refugee camp of Idomeni, Greece”, apparso su La Repubblica, in cui c’è un neonato nella tendopoli di Idomeni: il fotografo basco è riuscito a cogliere l’attimo in cui i genitori siriani lavano il neonato di nome Bayan fuori dalla tenda dove vivevano sul confine greco-macedone nel campo profughi di Idomeni. Fabrizio Villa partecipa con lo scatto intitolato “I figli del mare” (foto accanto al titolo), apparso su La Lettura, supplemento del Corriere della Sera.
Gjorgji Lichovski partecipa con la foto intitolata “Alle schauen auf den Terror, dabei sieht es an den Grenzen gerade SO aus”: c’è un bambino che accarezza suo padre disperato durante una protesta dei migranti dal Pakistan e Marocco a causa della chiusura del confine fra Grecia e Macedonia.
Tra i reportage finalisti al Premio, anche el Pais con la giornalista Alejandra Agudo che ha raccontato il problema della scolarizzazione per le bambine in Bangladesh. I vincitori saranno premiati il 30 giugno a Trieste.