Un polo dei gioielli made in Italy

Massimo Carraro, imprenditore padovano, dal 1990 alla guida del gruppo Morellato (4000 multibrand e 200 monomarca, oltre a quelle italiane, controlla otto società operative basate nei mercati strategici di riferimento: Hong Kong, Shanghai, Barcellona, Stoccarda, Lione, New York, Dubai, Lugano), si è dato una mission: creare un polo della gioielleria made in Italy. “Oggi noi siamo il primo gruppo europeo nella gioielleria, per dimensioni e fatturato, a proprietà italiana. Altri brand, come è noto, sono passati di mano, soprattutto francese. C’è però, in Italia, una grande tradizione nel gioiello che rischia di non essere valorizzata nel nuovo contesto globale che richiede organizzazione, struttura e dimensioni. Per questo Morellato si è imposto come elemento di aggregazione”. Il percorso è iniziato nel 2006 con l’acquisizione di Sector, con le controllate Chronostar e Philip Watch. Poi sono venute le licenze, che oggi sono quattro: John Galliano, Just Cavalli, Miss Sixty, Maserati. Infine, nel 2007, l’acquisizione di brand e store Blue Spirit che lo scorso anno ha guadagnato +15% con 200 punti vendita in Italia. L’ultima e recente conquista è la vicentina Pianegonda.  (riferimenti: La Stampa)

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