Nell’ultima trasmissione “Desayunos de salud. Conocimiento y bienestar”, che organizza EFEsalud, si è parlato di trapianti di organi: in Spagna nel 2012 sono stati eseguiti 4.212 trapianti, con una media di 11 al giorno. La percentuale di donatori è di 34/35 per ogni milione di abitanti: la più alta al mondo. Fondamentale è l’organizzazione realizzata in Spagna dalla fine degli anni ’80; quando si è istituita in ogni ospedale la figura del coordinatore di trapianti; in questo modo si assicura velocità nelle donazioni e nei trapianti. Per il cuore non devono passare più di 5 ore, dall’espianto al trapianto; 10 per il fegato; 24 per i reni. Davanti alla richiesta dei sanitari, solo il 15 per cento delle famiglie nega il consenso alla donazione di organi del parente deceduto: questo è espressione di grande solidarietà, come sottolineato nel corso della trasmissione. Gli organi più trapiantati sono reni, cuore, fegato, polmoni, pancreas e intestino; la lista d’attesa non è per “anzianità” di iscrizione ma per gravità della singola situazione. Per quanto riguarda le donazioni da pazienti sani e ancora in vita, si è sottolineato come per i reni questo rappresenti una speranza; più difficile per il fegato nei pazienti adulti perché la donazione mette ancora a serio rischio la salute del donante .