Erano quattro i finalisti della V edizione del Barilla Pasta World Championship: Mark Delia del ristorante Don Juan de Alemanes di Siviglia, con Cannelloni con ricotta, fave fresche, spuma di tartufo e polvere di fave liofilizzate; Jure Tomic (Slovenia) con Fusilli integrali, formaggio di capra e zucca; Umberto Massimo Gorizia (Germania) con Cannelloni emiliane Barilla al Parmigiano reggiano 30 mesi, crudo di gambero rosso di Gallipoli, melanzana e pesto di basilico, capperi e caffè; Yoshitaka Miyamoto (Giappone) con “Sesamo 150” – Rigatoni romani al pesto di sesamo con polvere di polpa di gamberi.
Dalla finalissima, presso l’Academia Barilla di Parma, è uscito vincitore lo sloveno Jure Tomic. Presidente della giuria era lo chef stellato Davide Oldani che ha spiegato: “La Pasta rappresenta l’ingrediente della vera cucina Pop, intesa come più tipicamente e genuinamente popolare. Saperla usare con creatività, valorizzando la sua identità unica è spesso difficile anche per i più grandi chef. La mia sfida è stata creare, per l’occasione, la “D’O… la carbonara 2.0”. In questo piatto ho voluto unire tradizione e innovazione, entrambi elementi fondamentali: la tradizione è sicurezza, dà la storia, indica la propria identità e la strada percorsa. Dall’altra parte è fondamentale rimanere al passo con i tempi, guardarsi intorno, comprendere i cambiamenti socio culturali e accoglierli, in un processo di innovazione e miglioramento continuo”.
La “Carbonara 3.0” di Davide Oldani è una chips croccante di pasta con una grattugiata di pecorino appoggiata su una crema inglese salata e una spolverata di guanciale disidratato. “Una carbonara da mangiare come stuzzichino, all’ora dell’aperitivo”, spiega lo chef milanese che l’ha ideata appositamente per il Barilla World Pasta Championship.