È guidata da un centro italiano la prossima sperimentazione europea su un possibile vaccino terapeutico per il tumore del fegato: uno studio clinico di fase 1 e 2 che ne testerà innanzitutto la sicurezza. Hepavac, questo il nome del progetto europeo finanziato con sei milioni di euro, è partito nel 2013 e dovrebbe concludersi nel 2018. Nei prossimi mesi comincerà l’arruolamento dei primi pazienti. Lo studio che sta per partire coinvolgerà due centri in Italia – l’Istituto Pascale a Napoli e l’Ospedale Sacro Cuore di Verona – uno in Germania (Tubinga), uno in Spagna (Pamplona), uno in Belgio (Anversa) e uno nel Regno Unito (Birmingham). In tutto, si prevede di arruolare 40 pazienti con epatocarcinoma non metastatico.
«La nostra idea è quella di provare a utilizzare l’immunoterapia attiva, cioè di mettere a punto un vaccino terapeutico che sia in grado di “insegnare” al sistema immunitario a riconoscere ed attaccare le cellule del tumore del fegato», ha spiegato Luigi Buonaguro dell’Istituto nazionale tumori Pascale di Napoli, che coordina il progetto, ricordando che «il carcinoma del fegato è una delle principali cause di morte in tutto il mondo, perché ad oggi non esistono terapie farmacologiche efficaci».
«A tutte le persone arruolate», ha proseguito, «sarà somministrato il vaccino, con dosi via via crescenti. L’obiettivo primario è stabilirne la sicurezza e valutare la risposta immunitaria: cioè vedremo se i pazienti rispondono al vaccino. Il campione è troppo esiguo per valutare anche l’efficacia, ma ovviamente speriamo di osservare un aumento del tempo libero da malattia e una riduzione del tasso di recidiva». (fonte: la Repubblica)