Giovedì 25 aprile, nella sede dell’Istituto Italiano di Cultura di Barcellona (Passatge Méndez Vigo, 5) sarà presentata l’opera ”Luigi Sturzo e gli amici spagnoli. Carteggi (1924-1951) “, a cura di Alfonso Botti, (Rubbettino, 2012). Il volume, che s’inserisce nella nuova serie dell’Opera omnia di Luigi Sturzo edita dall’omonimo Istituto, raccoglie i carteggi intercorsi per circa trent’anni tra il sacerdote siciliano e una fitta schiera di intellettuali ed ecclesiastici spagnoli e catalani, dei quali il curatore traccia un profilo biografico, recuperando figure anche poco note e, in molti casi, trascurate dalla storiografia. I carteggi, assieme agli interventi pubblici distribuiti su riviste e giornali di vari paesi, per non dire dei riferimenti alla Spagna nei suoi volumi, mostrano che il sacerdote siciliano fu, negli anni Trenta, l’uomo di Chiesa, l’intellettuale e il politico italiano che meglio conobbe e più intervenne con cognizione di causa sulle drammatiche vicende spagnole. Durante la guerra civile, attivo fautore del disimpegno della Chiesa dal sostegno ai militari ribelli e di una soluzione negoziata del conflitto, Sturzo fu tra le poche voci cattoliche fuori dal coro, in sintonia con le posizioni della cosiddetta “terza Spagna”. Con il prof. Alfonso Botti dell’Università di Modena e Reggio Emilia, ne discuteranno i prof.ri Borja de Riquer e Francesc Vilanova i Vila-Abadal, entrambi dell’Università Autonoma di Barcellona