Diverse sorprese nella «Football Money League 2014» di Deloitte. Il Real Madrid, con un fatturato pari a 518,9 milioni, è il leader indiscusso per il nono anno consecutivo e ha battuto il precedente record di otto anni del Manchester United. La leadership del Real è sostenuta da entrate commerciali di 211, 6 milioni, in aumento di 7,8 milioni (+4% nel 2012/13), e 188,3 milioni di diritti televisivi, in aumento di 5,7 milioni (+3%). Il Barcellona mantiene il secondo posto con ricavi stabili a 482,6 milioni. «Il Real Madrid – ha sottolineato Dan Jones, Partner dello Sports Business Group di Deloitte – si conferma il club calcistico più grande del mondo nonostante una stagione 2012/2013 senza trofei. Inoltre, considerando le difficili condizioni economiche della Spagna, l’abilità del Real Madrid di generare ricavi commerciali sia sul mercato nazionale che internazionale è stata sicuramente la chiave del suo successo. Il gap con i rivali del Barcellona (campioni di Spagna e secondi nella Money League) è aumentato a € 36 milioni. Entrambi i club spagnoli godono infatti della possibilità di negoziare individualmente i compensi derivanti dai propri diritti televisivi, il che è sicuramente un vantaggio fondamentale rispetto ai loro pari europei».Il Bayern Monaco sale sul podio grazie ad una stagione vincente in tutte le competizioni sorpassando il Manchester United. Il dominio del club tedesco nel 2013, sia in patria che in Europa, è la chiave della sua ascesa al terzo posto con una crescita dei ricavi di 62,8 milioni euro (+17%) raggiungendo quota 431 milioni. Austin Houlihan, Senior Manager dello Sports Business Group di Deloitte, ha spiegato: «La stagione vincente del Bayern ha contribuito ad un ulteriore incremento dei ricavi commerciali che ammontano a 237 milioni (+18% rispetto allo scorso anno). La vittoria della Champions League dell’ anno scorso ha portato nelle casse dei bavaresi più di 55 milioni di euro non considerando il fatto che i tedeschi continuano a far registrare il tutto esaurito nelle gare casalinghe all’Allianz Arena guadagnando in media 3,4 milioni a partita. Ed è prevista un’ulteriore crescita per il 2013/2014 grazie all’estensione dei contratti esistenti con Lufthansa e Coca Cola e al rinnovo della sponsorizzazione sulle magliette da gioco di Deutsche Telekom».Nonostante la posizione persa dal Manchester United (che ha fatturato nel 2013 423,8 milioni), il grande numero di contratti pubblicitari recentemente chiusi dal club incrementerà fortemente i ricavi, riportando il club sul podio nella prossima stagione. Per quanto riguarda le altre 5 squadre inglesi presenti nella Top20, le perfomance migliori le ha registrate il Manchester City raggiungendo la sesta posizione, superando per la prima volta i rivali del Chelsea (7°) e dell’ Arsenal (8°) grazie ai ricavi pubblicitari. Il più grande balzo in avanti di quest’anno è stato quello del Paris Saint-Germain che entra nella Top 5. Il club francese ha quasi quadruplicato il proprio fatturato in 3 anni raggiungendo i 398,8 milioni di euro, con addirittura 255 milioni di ricavi commerciali che sono considerati la singola fonte di fatturato più alta di tutti i tempi per una squadra di calcio. Ha spiegato ancora Houlihan: «Il Psg è il club che ha registrato la più grande crescita assoluta e relativa di tutti i club della Money League quest’anno. Sono gli unici rappresentanti del proprio Paese nella Top20 e ci aspettiamo di vederli ai vertici di questa classifica anche negli anni a venire grazie al supporto dei loro ambiziosi proprietari del Quatar e dalle consistenti entrate commerciali. L’ingaggio di David Beckham per la seconda parte della stagione 2012/2013 è servito ad incrementare l’immagine del club in tutto il mondo. È doveroso sottolineare come il successo commerciale fuori dal campo si sia tradotto in migliori prestazioni sul terreno di gioco, vincendo il loro primo Championnat dopo 19 anni». Grazie al loro successo nelle competizioni europee, il Galatasaray e il Fenerbahce sono le new entry della Money League di quest’anno. Per la prima volta dal 2005/2006 che due squadre fuori dalle Big5 Europee riescono ad entrare in questa speciale classifica. Houlihan ha spiegato: «Nonostante il dominio delle squadre appartenenti ai primi 5 campionati, la presenza delle due squadre turche nella Money League, assieme ai brasiliani del Corinthians, evidenzia il trend di crescita molto positivo fatto registrare dai paesi emergenti anche nell’ industria calcio».L’analisi “Football Money League 2014 realizzata da Deloitte prende in considerazione i dati relativi alla stagione 2012/2013, escludendo le plusvalenze da cessioni.Tutti i Top30 di quest’anno l’Inghilterra è rappresentata da 8 club, l’Italia da sei, la Germania da cinque, la Spagna da 4, la Turchia da due, la Francia da 2, il Brasile, l’Olanda e il Portogallo da 1. (fonte: Il Sole 24 Ore)