Grimaldi, credito in Spagna a tassi negativi

«Il settore del trasporto marittimo è in ripresa. L’Italia sta ripartendo poiché finalmente ci sono condizioni favorevoli, all’interno del nostro Paese e fuori». Dopo anni di crisi, Manuel Grimaldi, presidente di Confitarma e del gruppo Grimaldi,

Manuel Grimaldi

sorride e guarda con ottimismo al futuro prossimo. Intervenuto, a Napoli, alla cerimonia di inaugurazione del master in Shipping dell’Ipe (Istituto per ricerche e attività educative) in cui gran parte degli armatori italiani ha dimostrato di credere diventandone sponsor, il presidente della Confederazione degli armatori stupisce descrivendo le trasformazioni in atto nel settore e in Italia e i buoni auspici in cui è possibile credere per il 2015. Le prove? Si domanda l’armatore. «Pensiamo all’attuale carico di lavoro che Fincantieri stima, nel bilancio 2014, di 9,8 miliardi a cui si aggiungono altri ordini in arrivo per circa 4 miliardi. E pensiamo che la nuova produzione di auto Fiat e Chrysler nel Sud Italia

La Fiat 500 sbarcata negli Usa

avrà un valore di 5 miliardi di euro l’anno». Il gruppo Grimaldi è impegnato intensamente nel trasporto delle auto Fiat e Chrysler dall’Italia al Nord America dal porto di Civitavecchia, dove è stato necessario allestire una base logistica ad hoc. L’inversione di tendenza – per Manuel Grimaldi – non riguarda solo il settore marittimo. «Oggi – dice – il Made in Italy è più competitivo, grazie al cambio favorevole euro dollaro. Persino chi all’estero imitava prodotti italiani non ha più convenienza a farlo. Al consumatore straniero senza dubbio conviene comprare i prodotti italiani». In Italia, poi, secondo Grimaldi le condizioni di contesto stanno cambiando velocemente. «C’è maggiore disponibilità di credito da parte delle banche e a costi più bassi – precisa – Si pensi che un importante istituto di credito mi ha proposto di fare un’offerta sui tassi da applicare a un prestito concessomi. Riceviamo in questi giorni, anche in Spagna, credito a tassi negativi». Intanto, il calo dei prezzi delle materie prime e del petrolio in primo luogo, per l’armatore di origini napoletane, contribuisce a creare le condizioni favorevoli alla ripresa che «si spera possa presto – dice – essere percepita anche dalle famiglie». «In definitiva – per Grimaldi – ci sono i presupposti per far ripartire gli investimenti. In casa nostra sono già ripartiti: il gruppo Grimaldi sta investendo in nuove navi tecnologicamente all’avanguardia. Entro metà 2016 il Gruppo dovrà prendere in consegna otto navi ro/ro ordinate presso cantieri asiatici, mentre sta per partire un ordine per 5 navi con una capacità di carico di 7.000 auto ciascuna da destinare al traffico automobili tra il Mediterraneo e il Nord America». L’internazionalizzazione resta il tema centrale. «Troppo a lungo – ammette l’armatore e presidente di Confitarma – abbiamo lavorato entro i confini nazionali. Oggi Il Gruppo Grimaldi è presente in quattro continenti e serve oltre 120 porti». Ma è già tempo di porsi altre sfide: «Dobbiamo superare il concetto di operatori del trasporto marittimo e diventare operatori della logistica. In questa direzione ci stiamo muovendo: a esempio abbiamo acquisito società di trasporto terrestre, in Irlanda, in Danimarca, in Sicilia, in Italia meridionale. Abbiamo anche una rete di circa 20 terminal portuali in Nord Europa, Mediterraneo e Africa Occidentale per una superficie totale di circa 5,4 milioni di metri quadrati. Per esempio, ad Anversa abbiamo un terminal di oltre un milione di metri quadrati con quasi due chilometri di banchine». E si intende spingere ancora sulla diversificazione: «Adottiamo anche soluzioni di tipo industriale. A esempio per le auto. In alcuni nostri terminal facciamo preparazione delle auto prima della consegna ai clienti, ci occupiamo della deceratura». In conclusione, «negli ultimi anni ci siamo concentrati su alcuni settori – riflette Grimaldi – Su questi pensiamo di aver raggiunto la massa critica per competere a livello internazionale».(fonte: Il Sole24Ore)

 

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