Nestlè ha ritirato dagli scaffali italiani e spagnoli ravioli e tortellini di manzo Buitoni, società che fa capo al colosso alimentare. Una decisione presa dopo che sono state rinvenute tracce di Dna di carne di cavallo pari all’1%.La multinazionale svizzera Nestlè ha precisato che sono state sospese ”tutte le consegne diprodotti finiti con manzo della tedesca H. J. Schypke, società che lavora per uno dei nostri fornitori”. E ha rassicurato: ”Non ci sono problemi di sicurezza alimentare”; i prodotti ritirati saranno sostituiti con altri ”che i test confermeranno essere al 100% di manzo”. Aggiornamento di sabato 23 febbraio: non c’è traccia di Dna di cavallo nella carne bovina macinata cotta e surgelata della Nestlè sequestrata il 21 febbraio dai Nas. I test dell’Istituto zooprofilattico di Torino su tutti i campioni prelevati allo stabilimento Safim di None sono negativi. “Verrà disposto il dissequestro della carne”, ha comunicato in una nota del Ministero della Salute italiano
Riflessione comunque inevitabile. Lo scandalo della carne equina spacciata per manzo, guarda caso coinvolge un fornitore tedesco:pochi sembrano voler ricordare come nel maggio 2011 la Germania mise in ginocchio l’agricoltura spagnola, bloccando l’importazione di cetrioli andalusi per la sospetta presenza di un batterio letale. La Germania chiuse le porte non solo ai pepinos, ma anche a pomodori e lattuga spagnoli; la Russia bloccò le importazioni di verdure dai paesi dell’Ue. Un grande danno.Poi i tedeschi si accorsero che il focolaio dell’infezione era “in casa”, una cooperativa biologica tra Amburgo e Hannover che produce e distribuisce in Germania e in tutta Europa germogli e semi di soia.