Cresce il consumo mondiale di vino, trainato dai mercati asiatici. E’ una delle indicazioni che emergono dall’analisi Coldiretti sul rapporto 2012 diffuso dall’Oiv, l’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino. Nel mondo si bevono 245,2 milioni di ettolitri (+0,6 per cento), per effetto principalmente dell’aumento della domanda in Cina con 18 milioni di ettolitri (+9 per cento). Segno positivo anche negli Stati Uniti che, con 29 milioni di ettolitri (+2 per cento), tallonano da vicino la Francia che con 30 milioni di ettolitri mantiene ancora per poco la leadership nei consumi. In Germania, Portogallo e Grecia i dati si mantengono stabili, mentre scendono in Spagna e in Italia. Nel nostro paese i consumi sono diminuiti del 2 per cento, per un valore di 22,6 milioni di ettolitri che è molto vicino a quello di 21,5 milioni di ettolitri fatto segnare dalle esportazioni che hanno sancito il primato enologico Made in Italy nel mondo. Una posizione competitiva importante in una situazione in cuisi sta profondamente modificando la mappa internazionale della domanda di vino. Sul fronte degli scambi commerciali, il mercato mondiale del vino ammonta a 101,4 milioni di ettolitri, con una battuta d’arresto causata dalla scarsa produzione del 2012. Con la riduzione del volume disponibile per l’esportazione, cala anche la componente sfusa. In conseguenza di ciò, la parte degli scambi mondiali dei primi cinque paesi esportatori dell’Ue (Italia, Spagna, Francia, Germania, Portogallo) è scesa al 62,3 per cento rispetto al 65,4 per cento del 2011, tutto a vantaggio dei paesi dell’emisfero sud (Sudafrica, Australia, Nuova Zelanda, Cile e Argentina) e degli Stati Uniti, la cui quota è salita al 28,2 per cento contro il 25,7 per cento di dodici mesi fa. Pur in un contesto di raccolto modesto, l’Italia rimane comunque il primo esportatore mondiale per volume, con 21,5 milioni di ettolitri esportati nel 2012 (con un valore record di 4,7 miliardi di euro), seguita dalla Spagna, con 19,1 milioni di ettolitri. In terza posizione, le esportazioni della Francia raggiungono i 15 milioni di ettolitri, con un aumento del 6 per cento rispetto al 2011. Come detto, il 2012 è stato caratterizzato da una produzione poco abbondante, soprattutto in Europa. Nel Vecchio Continente la superficie dei vigneti non ha cessato di ridursi, collocandosi a 4.212 milioni di ettari (-0,8 per cento tra 2011 e 2012). La produzione di vino 2012 ammonta a 141,3 milioni di ettolitri, con un calo del 10 per cento rispetto al 2011. La Francia ha prodotto il 16,8 per cento in meno. In Spagna il calo è stato dell’11,2 per cento. Fuori dall’Europa, la superficie viticola registra una leggera progressione, fino a 3.363 milioni di ettari (+0,3 per cento). A livello mondiale la produzione è stimata in 250,9 milioni di ettolitri.