Ultimi, decisivi giorni per l’inizio del ricorso che vuole porre fine alla disparità di trattamento fiscale tra pensionati Inps e pensionati ex Inpdap residenti all’estero, l’azione condotta dal Gruppo Pensionati Uniti all’Estero di cui è ideatore Giuseppe Bucceri (foto accanto). “Sono già più di 110 le adesioni pervenute in quattro mesi: considerata la partecipazione che abbiamo registrato, credo che la nostra battaglia sia unica nel suo genere”, dichiara Bucceri.

L’avvocato Michela Scafetta

Adesso l’avvocato Michela Scafetta di Roma sta verificando l’elenco de quanti hanno aderito all’iniziativa, perché nessun nominativo resti escluso, poi Giuseppe invierà a ciascun ricorrente un modulo già prestampato e preparato dal legale, incaricato di rappresentare i pensionati che intendono ricorrere presso ogni grado di giudizio che si renderà necessario. “Sì tratta della richiesta per l’Inps – Ufficio Estero”, spiega l’avvocato. “Il modulo sarà diverso per i residenti Italia e per i residenti Estero. Ogni ricorrente compilerà semplicemente il modulo di proprio interesse con nome, cognome e firma. Si dovrà poi scannerizzare il modulo e inviarlo nuovamente a Bucceri, allegando copia del documento identità”. Una volta ricevuta tutta la documentazione, il legale presenterà due istanze distinte all’Inps, una per i residenti Italia e una per gli esteri. “Ottenuta la risposta, negativa, già lo sappiamo –puntualizza Scafetta- si presenterà ricorso alla Corte dei Conti e contestuale sollevazione di incostituzionalità alla Corte Costituzionale”. Bucceri precisa che “L’atto di diniego dell’Inps è fondamentale per ricorrere alla Corte dei Conti. Ed è importante compilare e restituire in tempi rapidi la documentazione richiesta: prima sarà pronta, prima si farà l’istanza all’Inps, prima si farà il ricorso vero e proprio”. Per ulteriori chiarimenti e precisazioni i contatti sono: pensionatiexinpdapestero@gmail.com  e ricorsoexinpdap@gmail.com