Disparità di trattamento fiscale tra le pensioni: il ricorso sta per essere presentato

rimborso-pensioniConsapevole delle diversità che esistono tra il trattamento pensionistico dei cittadini italiani residenti all’estero ex Inpdap e Inps, Giuseppe Bucceri, è impegnato a segnalare questa disuguaglianza che ritiene anticostituzionale, organizzando nello stesso tempo un ricorso collettivo ormai prossimo alla presentazione. Lo studio legale Scafetta di Roma, infatti, è stato incaricato di rappresentare i pensionati che intendono ricorrere presso ogni grado di giudizio che si renderà necessario, compresa la Corte Europea. Obiettivo del ricorso, proprio quello di porre termine alla disparità di trattamento fiscale che esiste tra pensionati Inps e pensionati ex Inpdap residenti all’estero: “un pensionato, sia esso ex dipendente pubblico o del settore privato, non può essere oggetto di alcuna differenziazione fiscale rispetto all’altro. La disparità di trattamento dovrà essere portata all’attenzione dell’Unione europea”, affermano convinti.

Bucceri - CopiaCome ricorda Giuseppe Bucceri (nella foto), i motivi di palese e ingiustificata discrepanza tra pensionati ex Inpdap e Inps ‘puri’ sono diversi. Grazie alle cosiddette Convenzioni per evitare le doppie imposizioni, sottoscritte tra Italia e numerosi altri Paesi, europei e non, i pensionati Inps che risiedono all’estero percepiscono la loro pensione al lordo, cioè senza pagare le imposte in Italia. Contrariamente, i pensionati ex Inpdap vengono tassati alla fonte e pagano, quindi, tutte le imposte relative alla pensione in Italia, comprese le addizionali regionali e comunali, a meno che non abbiano assunto la residenza in Tunisia, Senegal e Australia (che peraltro, già da anni, pur essendo la Convenzione tra i due Paesi ancora in vigore, non concede più tale tipologia di visto ai pensionati italiani che desiderano trasferirvi). inps-ex-inpdapEsistono poi ulteriori differenziazioni, in negativo, per i pensionati ex Inpdap: se è vero, ad esempio, che in Tunisia tutti indistintamente percepiscono la pensione al lordo, riconoscendo allo Stato tunisino una tassazione, ovviamente inferiore a quella italiana, nella misura media del 25% (in realtà dallo zero al 35%, in base all’imponibile) sul 20% della pensione, è altresì vero che ai pensionati Inps viene concessa anche la sanità gratuita, negata invece agli ex Inpdap, costretti pertanto a stipulare assicurazioni sanitarie private. Come ovvia conseguenza, i pensionati ex Inpdap sono pressoché costretti a cambiare nazionalità: infatti, se per i pensionati Inps unico requisito per ottenere la pensione al lordo è la residenza, il pensionato ex Inpdap ottiene la defiscalizzazione italiana solo a seguito di acquisizione della cittadinanza straniera. Lavoratore_Anziano_AltoR439_thumb400x275In definitiva, non è logico né razionale che i pensionati ex Inpdap continuino a pagare le imposte in Italia, pur non risiedendoci e non godendo dei servizi generali offerti dallo Stato, mentre alcun tributo viene riconosciuto al Paese ospitante, dove effettivamente si vive e dove sarebbe giusto contribuire fiscalmente. Ancora, è assurdo che, oltre all’Irpef, si facciano pagare a tutti i pensionati residenti all’estero le addizionali regionali e comunali italiane. Così, cittadini che vivono all’estero da svariati anni e che magari in Italia non sono più rientrati nemmeno per una vacanza, si ritrovano comunque ad essere obbligati a queste trattenute.

Tutti i pensionati ex Inpdap e anche i lavoratori ancora in servizio che un domani potrebbero ambire ad un trasferimento all’estero, sono ancora in tempo, seppure per un periodo limitato, ad aderire al ricorso. Per informazioni visionare le pagine internet dei gruppi summenzionati o scrivere all’email: ricorsoexinpdap@gmail.com

*Giuseppe Bucceri

*Giuseppe Bucceri (residente a Gran Canaria), pensionato ex Inpdap, ha creato la pagina Facebook  Pensionati (Ex Inpdap) Estero, alla quale poi si è aggiunta la pagina Pensionati Uniti all’Estero, estesa anche agli ex lavoratori del settore privato di cui è coordinatore Eugenio Parise.  Bucceri è poi stato nominato “Responsabile Estero – Europa” di tali gruppi ed alla nascita di una proficua collaborazione ed amicizia.

 

4 thoughts on “Disparità di trattamento fiscale tra le pensioni: il ricorso sta per essere presentato

  1. Grazie a Patrizia Floder Reitter che ci ha permesso in varie circostanze di pubblicare le nostre Battaglie. Io spero e sono convinto che tanti altri pensionati che vivono all’estero sposeranno la nostra causa. L’unione fa la forza.

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