I vantaggi del procedimento di mediazione per risolvere le controversie

mediazione-civileIn tutta Europa, lo scorso 21 gennaio si è celebrata la giornata internazionale della mediazione, quale sistema extragiudiziale di risoluzione amichevole dei conflitti. Sul piano divulgativo, sono stati svolti in Italia e all’estero numerosi convegni e dibattiti che hanno portato alla conoscenza di questo strumento per risolvere controversie con risparmio di tempi e costi. All’avvocato Paola Vitali, avvocato e mediatore a Barcellona, abbiamo chiesto di spiegarci questo procedimento.

L'avvocato Paola Vitali

L’avvocato Paola Vitali

Cos’è la mediazione e quali sono i suoi vantaggi?

«È un procedimento, non giudiziario, nel quale le parti, grazie all’intervento di un terzo che è il mediatore, hanno la possibilità di essere le protagoniste della risoluzione della propria controversia, in forma condivisa e soddisfacente per entrambe. I vantaggi del procedimento risiedono nell’evitare i rischi, i costi e i tempi di un giudizio ordinario, ancora più elevati se consideriamo un conflitto transfrontaliero, nonché nel salvaguardare le relazioni tra le parti in conflitto».

Quando e come si può ricorrere alla mediazione?

«In Spagna è previsto come un sistema di risoluzione delle controversie volontario, mentre in Italia, unico Paese in Europa che così lo prevede, è obbligatorio in varie materie, ad esempio condominio, diritti reali, locazione, comodato. Ciò significa che prima di adire la via giudiziaria, le parti devono obbligatoriamente provare la risoluzione della controversia mediante la mediazione. È pur vero, comunque, che in Spagna sono sempre di più i giudici che invitano le parti a mediazione nel corso di un procedimento. La mediazione può quindi essere un procedimento alternativo o complementario alla giustizia ordinaria, laddove non sia previsto come obbligatorio. Tra l’altro deve considerarsi non solo come un procedimento di gestione pacifica del conflitto, ma anche come un procedimento di prevenzione dello stesso».

Qual è il ruolo delle parti nella mediazione?

«Le parti sono le vere protagoniste del procedimento, prendono atto e si responsabilizzano del problema al fine di trovare loro stesse una soluzione, che non viene imposta da un terzo. Nella mediazione emerge uno spazio di autonomia che il mediatore deve essere capace di potenziare, nel quale le parti hanno un’occasione unica e irripetibile di decidere se e come risolvono la controversia».

Corso_mediatore_civile1Chi è il mediatore?

«È un professionista, con titolo di mediatore, che interviene nel procedimento come terzo imparziale, agisce in forma neutrale ed equidistante e il suo unico ruolo è quello di facilitare le parti al raggiungimento dei migliori accordi. Deve avere la capacità di far valutare qual è la loro migliore alternativa, di far nascere e potenziare l’empatia e, in generale, di utilizzare qualsiasi elemento che permetta alle parti di raggiungere un accordo per loro vantaggioso».

Qual è il ruolo dell’avvocato?

«Il buon andamento e l’esito positivo del procedimento di mediazione dipendono anche dall’intervento dell’avvocato che assiste il proprio cliente. In primo luogo deve valutare con il cliente se la mediazione è il sistema più idoneo per la risoluzione della controversia. Inoltre, lo prepara all’incontro di mediazione concorda la strategia da seguire nel corso del procedimento. Infine, interviene nella fase finale per verificare e assicurarsi che l’accordo rifletta la volontà delle parti e sia idoneo a produrre gli effetti giuridici dovuti, e di omologa dello stesso presso il tribunale competente».

 

 

 

 

 

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