Lettera ai Patronati: situazione Comites Barcellona

La Lista Azzurra, eletta insieme con la lista Italia nel recente rinnovo del Comites di Barcellona, ha inviato una  lettera – appello ai Patronati Inca, Inas, Ital-Uil, Acli, enti di assistenza gratuita per i connazionali residenti all’estero che dipendono, appunto, dalle sedi centrali in Italia. “Con questa lettera” spiega il capolista Alessandro Zehentner (secondo da sinistra nella foto) “vogliamo far conoscere in Italia le difficoltà che stanno incontrando i nostri connazionali, penalizzati dal non funzionamento del Comites di Barcellona. La situazione è davvero pesante, come abbiamo cercato di riassumere nel nostro appello ai principali Patronati”. Di seguito, la lettera inviata.

Gentili Presidenti

Vi scriviamo in quanto massimi rappresentanti dei Patronati più rappresentativi a livello nazionale per richiedere, con urgenza, il vostro aiuto.

Come saprete, nel distretto consolare di Barcellona risiedono regolarmente oltre 60.000 cittadini italiani, questi nostri concittadini provengono da tutte le regioni italiani e moltissimi di questi provengono dall’estero (circa i 2/3), specialmente dall’America Latina.

Tutti questi concittadini vorrebbero potersi rivolgere e appoggiare al Comites recentemente eletto, il Comites del distretto consolare di Barcellona, organo che periodicamente si dovrebbe riunire presso il Consolato stesso.

I nostri concittadini vedono il Comites al pari del consiglio comunale della loro città di origine e vedono un po’ il presidente del Comites come il sindaco del loro territorio.

Le elezioni del Comites del distretto consolare si sono svolte nel mese di aprile 2015 (al pari di tutti gli altri distretti consolari a livello mondiale) ma, ed è qui che chiediamo il vostro appoggio, a Barcellona la situazione è ancora bloccata.

I membri della seconda lista eletta non si presentano in massa alle sedute facendo periodicamente mancare il numero legale, con conseguente paralisi dell’ente elettivo consolare.

Sono centinaia le telefonate ed e-mail che noi consiglieri neoeletti riceviamo da parte della cittadinanza, la gran parte legate ad attività proprie dei patronati (pratiche legate ai documenti per matrimoni, pensioni, tradizioni giurate, aiuto alle donne maltrattate, figli minori e iscrizioni scolastiche o alla sanità pubblica, pratiche legate al lavoro) ma noi, pur essendo la lista risultata prima alle elezioni, non possiamo intervenire perché non esiste la presidenza, non esiste il consiglio direttivo, non abbiamo una sede, non abbiamo telefoni, non abbiamo verbali o registri, non abbiamo computer, non abbiamo NULLA che ci permetta, legittimamente, di lavorare per il bene della nostra comunità.

Vi chiediamo gentilmente di scrivere o chiamare il Console generale di Barcellona, Stefano Nicoletti (sgudc@esteri.it , segreteria.barcellona@esteri.it ) e il Ministero degli Affari Esteri, affinché, nel loro ruolo di garanti, facciano capire a tutti quanto è importante che tutti i ruoli istituzionali vengano rispettati; perché si chiamino tutti i consiglieri neoeletti spiegando loro come le volute assenze in massa paralizzino l’attività del Comites; perché si spieghi ad ogni consigliere neoeletto che la sua assenza pregiudica non solo il Comites ma anche tutti i cittadini bisognosi e d i Patronati che non hanno l’organismo con il quale, per legge, dovrebbero collaborare.

Ogni consigliere, con la propria personale assenza, ripetuta (e ingiustificata) rischia ora di far sciogliere il Comites: abbiamo solo altre due convocazioni valide e poi il Console sarà obbligato a sciogliere di autorità il Comites appena eletto, pur a fronte della ferma volontà di metà dei consiglieri eletti di lavorare, per il bene dei nostri concittadini.

Non abbiamo altra forma per chiedere il vostro aiuto che l’inviarvi questa semplice e-mail, non avendo le chiavi di una sede o carta intestata; non possiamo neppure scrivervi una lettera ufficiale, non avendo modo di usare un computer (seppur esistente è rinchiuso in qualche magazzino) vi scriviamo attraverso la posta elettronica personale, ma credeteci, questo nostro grido di aiuto, è forte e accorato anche perché appoggiato da tutti i nostri concittadini, persone che soffrono questo blocco e soffrono anche per non poter vedere il Comites lavorare a stretto contatto con i Patronati da voi rappresentati.

Ogni assenza e ogni rinvio per mancanza di numero legale sono pertanto un colpo, una ferita gravissima a noi consiglieri, al Comites ma anche ai Patronati con i quali vorremmo lavorare.

Un cordiale saluto dai consiglieri della lista AZZURRA.

Alessandro Zehentner

Giuseppa Lulli

Alberto Collet

Deborah Moscatello

Antonino Cacace

Yanina Lo Iacono

8 thoughts on “Lettera ai Patronati: situazione Comites Barcellona

  1. In qualità di coordinatore del Patronato INCA di Barcellona, desidero inviare un messaggio tranquillizzatore ai consiglieri eletti nel Comites della Lista Azzurra. I tre patronati presenti a Barcellona continuiamo a lavorare con la massima normalità e il nostro lavoro di assistenza non è per nulla pregiudicato dal mancato insediamento del nuovo Comites. Di fatto operiamo su tutto il territorio spagnolo e non solo nella circoscrizione di Barcellona.
    Purtroppo il Comites non ha i poteri né le risorse per poter ottenere risultati concreti per la nostra comunità. Siamo noi i primi a dirlo ed a lamentarlo. Purtroppo con il nuovo sistema di voto ha anche perduto la propia rappresentatività reale. Di 60.000 cittadini con diritto a voto solo 1.500 si iscrissero per esercitarlo. Di questi solo 900 inviarono il loro voto e di questi ultimi più di 100 votarono nullo o in bianco. Le due liste presentate si suddivisero i pochi voti validi rimasti quasi in parti uguali. Auguriamo comunque ai nuovi eletti che risolvano i loro problemi e che possano lavorare attivamente per la comunità residente nei limiti che la legge glielo permette. Nel frattempo possono inviare ai nostri uffici quelle “centinaia” di persone che si rivolgono a loro in cerca di aiuto. Le possiamo assistere come sempre abbiamo fatto e continuiamo a fare in perfetta normalità ormai da anni.

  2. Ringrazio il Coordinatore del Patronato INCA per il fatto che si proponga da “tranquillizzatore”. Vorrei chierere allo stesso tranquillizzatore di leggere bene la lettera – appello che abbiamo inviato ai 4 Presidenti in sede romana (e non a Barcellona), perché nella stessa mai abbiamo messo in dubbio la funzionalitá dei Patronati locali. Ci si lamenta piuttosto che la lista avversa non si presenti alle sedute invalidando cosí le stesse. Il coordinatore del patronato “tranquillizzatore” se volesse aiutarci dovrebbe chiedere ai consiglieri che piú dovrebbero avere a cuore la funzionalitá sia del Comites che del patronato (cooperanti visto che é anche la legge a prescriverlo) di presentarsi alle stesse sedute e sono sicuro che uno di questi consiglieri non farebbe molta fatica a rintracciarlo/a visto che ne sta facendo pure le veci in qualitá di coofirmatario della stessa lettera tranquillizzatrice. Per quanto riguarda poi l’analisi del voto vorrei solo far ricordare che una lista non é stata ammessa al voto per non aver raggiunto neppure lontamente le firme necessarie per concorrere alle elezioni stesse (e me ne dispiaccio perché probabilmente avremmo avuto un vicepresidente molto piú sensibile alle tematiche legate alla funzionalitá del Comites stesso), questo dovrebbe portare a capire, seppure in maniera proporzionale, la rappresentativitá stessa delle varie liste, ammesse e non ammesse, vincenti o perdenti, vecchie e dedicate alla perpetuazione del vecchio o nuove e piú propense al cambio

  3. Caro amico Zehentner,
    la lettera l’ho letta attentamente ma (se tu leggi meglio il mio post) vedrai che non facevo riferimento a quella ma ad un altra vostra nota stampa (avrei dovuto indicarlo mea culpa) dove si diceva che “Iniziano ora ad arrivare anche le prime sacrosante lamentele anche dai patronati, enti che sono bloccati nella loro operatività ” (http://www.aise.info/comitescgie/barcellona-%C3%A8-stallo-al-comites-le-accuse-della-lista-azzurra/41354/1).
    Nessuno dei tre patronati ha inviato nessuna sacrosanta lamentela.
    Nessun patronato è bloccato nella sua attività. L’affermazione era semplicemente falsa.
    Comunque, se la cosa ti può soddisfare, mi associo al vostro appello perchè i membri eletti del nuovo Comites raggiungano finalmente un accordo e possano insediarsi. Personalmente non ho dato il mio voto a nessuna delle due liste, ma mi sento pienamente rappresentato dal futuro Comites in quanto cittadino residente, pur consapevole che si tratta da sempre di un organo puramente rappresentativo, consultivo e poco operativo per le funzioni e risorse limitate che la legge gli riconosce. Consapevole anche del fatto che è nato da elezioni con un’infima partecipazione.
    Come ben sai il sottoscritto aveva partecipato nella fallita presentazione della terza lista che tu citi. Se fosse riuscita a presentarsi e nell’improbabile possibilità che io fossi stato eletto, ti assicuro che direi esattamente le stesse cose.
    A volte è doverosa un poco di umiltà e di autocritica anche da parte di quelli che da molti anni e non solo quando ci si presenta in un processo elettorale, partecipiamo attivamente nelle associazioni culturali, politiche o di altra natura con cui cerchiamo di mantenere vivo il nostro tessuto associativo.
    Se davvero avete tanto a cuore la situazione della nostra comunità (e non lo dubito, altrimenti perchè tanto lavoro per ottenere poche centinaia di voti?), il tessuto associativo è vivo e lavora, porta avanti iniziative con fatica e molto sforzo personale e personalmente non mi riferisco solo al mio lavoro nel patronato, ma alle tante ore di tempo libero dedicate a riunioni, attività, manifestazioni. Per fortuna non dipende dall’esistenza o meno del Comites, ma ben venga anch quello quando vi metterete d’accordo.

  4. In qualità di cittadina italiana, nonchè consigliera azzurrra, nel Comites 2015 di Barcellona, credo che i fatti valgano piú di mille parole. Per cui fornisco alcuni dati reperiti nella web dell’antico comites: nel lontano 30/3/2004 ci furono le elezioni del Comites: il consolato invió 15.030 plichi e le buste pervenute furono 3.232 (21, 50%). La Lista Italia, ovvero la Casa degli Italiani “amministró” il Comites per 11 anni, sino al 2015.
    A questo punto sono di rigore alcune domande. Di chi è la responsabilità del “mancato interesse”? (definizione della expresidente Comites) ed inoltre, visto che la stragrande maggioranza dei 250 firmatari della lista azzurra (necessari 200) e che le 430 persone, votanti la lista Azzurra, non sapevano neanche dell’esistenza del Comites pur essendo da anni inscritti all’ AIRE, (molti la informazione la ricevettero da noi davanti al Consolato), di chi è la responsabilità de la mancata informazione circa la esistenza, funzionamento ed attività del Comites nella Circoscrizione di Barcellona? Il Comites di Barcellona dal 2004 per chi e cosa lavorò? Perchè la lista Italia passò da 1118 voti nel 2004 a 408 voti nel 2015? E non ultimo perchè adesso, pretendono la presidenza pur avendo perso per la seconda volta le elezioni? A voi le risposte. Grazie per la gentile attenzione, Giuseppa Lulli

  5. Sig. Antonino,
    la rappresentante eletta nell’altra lista non lavora nello stesso patronato nel quale lavoro io ed è stata eletta in una lista che io non ho votato nè appoggiato. Fate appello ai votanti dell’altra lista. Non a me.

    Pina,
    la responsabilità della mancata conoscenza del Comites è sopratutto dei vari governi italiani che per anni hanno rimandato le elezioni che dovevano svolgersi nel 2009 con scuse di bilancio (la democrazia costa e quindi anche quella si taglia….).
    E con questo preferirei se siete d’accordo chiudere la discussione che è un semplice chat fra me e voi, nonostante vogliate far credere che una massa di cittadini indignati è pronta a montare barricate davanti al Consolato.

  6. Carissimo Armando, grazie per la tua precisazione, era dovuta. Per quanto riguarda l’articolo che citi, e l’affermazione “falsa”, vorrei ricordarti che la Lista Azzurra (ed il sottoscritto) hanno modo di dialogare in sede non solo “spagnola” ma anche (e per fortuna) nazionale. Non ci guardiamo l’ombelico, e come probabilmente saprai i contatti sono stati a livello centrale, oltre a cio’ ti ricordo che i patronati “nazionali” non sono solo tre……
    Se vi siete sentiti a Barcellona mi fa piacere (magari sentiste anche noi non ci dispiacerebbe visto che anche la legge lo prevede) ma prima di dire che scriviamo il falso ci penserei un attimino.
    Sinceramente avrei gradito tantissimo averti visto eletto, avere un secondo membro eletto rappresentante di patronato nelle liste dei Comites di Barcellona sarebbe stato piu’ che positivo.
    Spero di vederti presente oggi pomeriggio alla seduta del Comites alle ore 18 presso il Consolato (e spero di vedere anche l’altra rappresentante di un altro patronato eletta nel Comites), potremo gettare le basi della futura collaborazione e definire come procedere anche con le autorita’ cansolari.
    Spero anche che la seduta odierna non sia la ennesima resa invalida dalla assenza in blocco dei consiglieri eletti nella lista sponsorizzata dalla Casa degli Italiani.

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